Sudafrica, in calo il bracconaggio dei rinoceronti

di claudia
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Il Sudafrica ha registrato un calo di circa il 16% del bracconaggio di rinoceronti nel 2024, con 420 animali uccisi per i loro corni rispetto ai 499 dell’anno precedente. Lo ha affermato il governo di Pretoria.

Dei rinoceronti cacciati di frodo lo scorso anno, 320 sono stati uccisi in proprietà statali e 100 in parchi, riserve o fattorie private, ha affermato in una nota il ministro dell’Ambiente sudafricano Dion George, attribuendo in parte il calo annuale al programma di decornazione nella provincia di KwaZulu-Natal, la più colpita dal bracconaggio. Ha però affermato di essere preoccupato per il recente aumento delle morti di rinoceronti nel famoso Parco nazionale Kruger, isolato e difficile da sorvegliare.

Lo scorso anno nel parco Kruger sono stati cacciati di frodo 88 rinoceronti, contro i 78 registrati nel 2023. Le strategie del governo per contrastare il bracconaggio includono test della macchina della verità per il personale nelle zone più colpite dal bracconaggio, come i parchi Kruger e Hluhluwe-iMfolozi, ha affermato il ministro nella sua dichiarazione.

A differenza del Sudafrica, la vicina Namibia ha dichiarato di aver assistito a un aumento del bracconaggio di rinoceronti lo scorso anno, passando da 69 casi nel 2023 a 83.

Il Sudafrica ospita circa la metà della popolazione di rinoceronti neri in Africa, a rischio critico di estinzione, e la più grande popolazione mondiale di rinoceronti bianchi, quasi a rischio di estinzione. I corni di rinoceronte, costituiti principalmente da cheratina, una proteina presente anche nei capelli e nelle unghie umane, sono apprezzati in alcuni Paesi dell’Asia orientale per la medicina tradizionale e la gioielleria.

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