Somalia, Oms chiede aiuti per fermare l’epidemia di colera

di claudia
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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha chiesto maggiori fondi per migliorare le attività di contenimento dell’epidemia di colera in Somalia. L’attuale epidemia è una continuazione dell’epidemia dello scorso anno che si è diffusa in nuovi distretti colpiti dalle inondazioni nell’ottobre 2023, ha dichiarato l’Oms. “C’è un urgente bisogno di fondi operativi aggiuntivi per aumentare l’attuazione delle attività di risposta per contenere l’attuale epidemia”, ha dichiarato l’Oms nel suo ultimo rapporto pubblicato a Mogadiscio. Secondo il ministero della Sanità somalo, dal gennaio 2024 sono stati segnalati in Somalia 2.943 nuovi casi di colera e 26 decessi.

L’Oms ha affermato che l’accesso limitato all’acqua potabile e ai servizi igienici adeguati tra gli sfollati che vivono principalmente sulle rive del fiume Shabelle è la principale causa dell’attuale epidemia di colera. Ha inoltre affermato che una nuova epidemia di colera è stata confermata nei distretti di Hargeisa e Galibey nel Somaliland come conseguenza dell’epidemia di colera nella vicina Etiopia.

L’Oms, insieme ai partner sanitari, ha intensificato l’attuazione delle attività di risposta al colera nei distretti colpiti dalle inondazioni dall’ottobre 2023. Nel 2023, in Somalia sono stati segnalati più di 18.304 casi e 46 decessi, inclusi oltre 10.000 bambini di età inferiore ai cinque anni.

Secondo l’Unicef, fondo Onu per l’infanzia, le prospettive del colera nel 2024 rimangono disastrose, con molti paesi dell’Africa orientale e meridionale che stanno già sperimentando forti piogge e gli effetti del El Nino, che innescano picchi della malattia in alcuni Paesi. Nel 2023, ha affermato l’Unicef, i casi di colera sono aumentati a causa di eventi meteorologici estremi come siccità prolungate, cicloni multipli e forti piogge.

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