«Semenya correrà con le donne»

di Enrico Casale
Caster Semenya

La federazione internazionale di atletica ha negato che Caster Semenya,
atleta sudafricana di sesso femminile con alti livelli di testosterone, sarà introdotta nella categoria maschile.

La campionessa mondiale e olimpica degli 800m, Semenya si sta opponendo una regola che mira a limitare i livelli di testosterone nelle atlete. La causa verrà ascoltata presso la Corte Arbitrale dello Sport (Cas) la prossima settimana.

La Iaaf ha detto che «non classifica» come maschio nessun atleta donna in base alle «differenze di sviluppo sessuale» (dsd). «Al contrario, accettiamo il sesso legale senza domande e permettiamo loro di competere nella categoria femminile», ha detto la federazione.

«Tuttavia, se un atleta dsd ha testicoli e livelli maschili di testosterone, ottenendo gli stessi valori di un maschio ciò è un vantaggio in termini di prestazioni sulle donne. Pertanto, per preservare la concorrenza leale nella categoria femminile, è necessario richiedere agli atleti dsd di ridurre il loro testosterone a livelli femminili prima di competere a livello internazionale».

La Iaafintendeva introdurre nuove regole il 1° novembre dell’anno scorso, ma ha rimandato al 26 marzo per attendere l’esito della causa legale di Semenya. Le nuove regole si applicano alle donne in pista (da 400m fino al miglio) e richiedono che gli atleti debbano mantenere i loro livelli di testosterone al di sotto di una quantità prescritta «per almeno sei mesi prima della competizione».

Il ritardo significa che gli atleti dsd con alto livello di testosterone non potranno correre per sei mesi dalla data in cui entrerà in vigore un qualsiasi cambio di regola, il che potrebbe far sì che Semenya manchi la maggior parte della stagione outdoor 2019.

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