Scende in campo la squadra di Sankara

di Marco Trovato

“Il coraggio di osare l’avvenire”. Sono le parole di Thomas Sankara, presidente-rivoluzionario ed eroe nazionale del Burkina Faso, che hanno ispirato la creazione di una squadra di calcio molto speciale: la SANKARA FC. Composta da calciatori provenienti da ogni parte del mondo, in gran parte rifugiati dell’Africa sub-sahariana, è nata in Toscana da un’ idea di ARCI, all’interno e come sperimentazione sul terreno dell’inclusione sociale del progetto SPRAR (sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati) gestito dalla Provincia di Lucca.

Non c’è solo la Nazionale di Mancini a riscaldare il cuore degli italiani. Lontano dai riflettori, c’è un’esperienza sportiva e di riscatto sociale che si coniuga coi valori dell’accoglienza, dell’integrazione. “Il calcio è una lingua parlata in ogni angolo del mondo. Dal Mali, al Pakistan, dall’Italia al Cile, spesso basta un pallone, un po’ di spazio libero ed ognuno è libero di esprimersi”, spiegano i promotori. “Un’idea del pallone romantica, lontana dalla logiche del profitto a cui siamo abituati, dove non conta la provenienza, il colore della pelle, il Dio che preghi. Ma solo la fatica, il sudore, le gioie e le delusioni che si vivono sul rettangolo di gioco”.

Il SANKARA FC – precisano i responsabili – “non è solo una squadra di calcio. Cerca, ogni giorno, di essere un collante tra rifugiati e cittadinanza. Abbiamo, in 3 anni, avuto la manifestazione, attraverso le nostre campagne di sostegno e adesione, attraverso i nostri eventi, che è possibile costruire legami forti e durevoli, nonostante la paura del diverso, e il vento, sempre più forte, che soffia in direzione contraria”.

Dopo la forzata pausa delle partite dovuta alla pandemia, si spera di tornare a disputare un campionato normale a partire da settembre. E chissà che la coloratissima squadra (come la criniera del leone che compare nel suo simbolo) possa anche togliere qualche bella soddisfazione sportiva.

In difesa, tra gli altri ci sono Daawe Aboubacar e Owona Dimitri (Dal Camerun), Conde Adama (Costa D’avorio), Ifeloa Jeffrey (Nigeria). A Centrocampo: Boakye Richard e Farouk Mohammed (Ghana), Ndiaye Doudou (Senegal), Kone Moussa (Mali), Kere Mamadi (Costa D’avorio), Mojes Anael e Oviabor Kelvin (Nigeria). In Attacco: Suallah Abdallah (Ghana) e Jow Moussa (Senegal). Staff tecnico, tutto italiano: Fabio Del Giudice, Stefano Piccolomini, Andrea Maffei, Alessandro Rosi.  

Se tifate per loro, potete sostenere la squadra acquistando la maglietta ufficiale (bellissima) e altri gadget ufficiali.

I calciatori, impegnati assieme sia dentro e fuori il campo di gioco (gestiscono anche una vivace web-radio), sono accomunati da un progetto che si fonda sui valori di uguaglianza, rispetto delle differenze e dei diritti di tutte e tutti. Contro ogni paura del diverso, razzismo e xenofobia.

Non a caso la squadra è stata intitolata a Sankara, al giovane leader africano che osò sfidare i grandi del mondo, assassinato all’età di trentasette anni, il 15 ottobre 1987, durante un colpo di stato condotto da militari infedeli con l’appoggio di servizi segreti occidentali. Un uomo che dedicò la sua vita alla lotta contro le ingiustizie sociali, i privilegi dei potenti, le ingerenze neocoloniali. Una figura carismatica, esempio di integrità e coraggio, che riempie di orgoglio milioni di africani e che ancora oggi sa ispirare le speranze di liberazione di un intero continente.

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