Rottura delle relazioni con il Marocco, le motivazioni dell’Algeria

di Valentina Milani

Nell’annunciare ieri la rottura delle relazioni diplomatiche con il Marocco, il ministro algerino degli Esteri, Ramtane Lamamra, ha affermato nel corso della conferenza stampa che “il Marocco ha fatto del suo territorio una piattaforma che consente alle potenze straniere di rilasciare dichiarazioni ostili all’Algeria. Dal 1948 nessun funzionario israeliano aveva mai fatto una dichiarazione ostile a un Paese arabo da un altro Paese arabo”, ha detto.
Il ministro degli Esteri si riferiva alle osservazioni ostili fatte dal ministro degli Esteri israeliano sull’Algeria durante una recente visita a Rabat, l’11 e il 12 agosto scorso.

Un breve passaggio nel mezzo di un lungo resoconto sulla visita del capo della diplomazia israeliana Yair Lapid aveva acuito le tensioni già esistenti tra l’Algeria e il Marocco. Lapid e il suo omologo Nasser Bourita, tra tante cose, avevano parlato di “preoccupazioni condivise sul ruolo svolto dall’Algeria nella regione” e il ministro israeliano aveva dichiarato che le sue preoccupazioni erano basate sui timori che l’Algeria si stesse “avvicinando all’Iran”, e legate alla “campagna condotta contro l’ammissione di Israele come membro osservatore dell’Unione africana”.

Ancora, il ministro Lamrara ieri ha denunciato“ massicci e sistematici atti di spionaggio” commessi dal Regno del Marocco e che hanno preso di mira “cittadini e funzionari algerini attraverso la tecnologia israeliana”. In questo caso, il riferimento va allo spyware Pegasus della società israeliana Nso, al centro di uno scandalo sollevato dalle organizzazioni Forbidden Stories e Amnesty International, che sono successivamente state citate a giudizio da Rabat per diffamazione.

Il capo della diplomazia dell’Algeria ha poi ricordato l’episodio del rappresentante diplomatico del Marocco a New York, che il 14 luglio ha consegnato ai membri dell’Organizzazione dei Non Allineati un documento in cui esprimeva il sostegno del suo Paese al diritto all’autodeterminazione del popolo della Cabilia. Oltre a richiamare il suo ambasciatore a Rabat il 18 dello stesso mese, l’Algeria ha chiesto spiegazioni ma non ha ricevuto risposta.

Il lungo braccio di ferro fra i due Paesi si appoggia anche sulla questione del Sahara Occidentale, sul quale Rabat rivendica la sovranità, mentre Algeri sostiene attivamente gli indipendentisti del Fronte Polisario.
Gli sviluppi geopolitici, che hanno dato luogo alla stretta di relazioni fra Marocco e Israele, e il riconoscimento da parte degli Stati Uniti del controllo marocchino sul Sahara Occidentale, hanno esacerbato le ostilità.

Ramtane Lamamra ha voluto comunque rassicurare la comunità algerina stabilita in Marocco,  e i marocchini che si trovano in Algeria, poiché, secondo lui, “i consolati saranno mantenuti” e “continueranno a funzionare normalmente”. 

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