Rd Congo: attacco in Ituri, circa sessanta morti e molti dispersi

di claudia
ituri miliziani

Sono numeri da capogiro quelli che provengono dalla provincia nord-orientale congolese dell’Ituri, all’indomani di un attacco perpetrato da miliziani del gruppo Codeco associati a quelli della Forza patriottica e integrazionista del Congo (Fpic). Secondo Radio Okapi, le vittime, tutte civili, sono circa una sessantina, 30 i feriti ricoverati, mentre ieri il sito di attualità 7sur7 parlava anche di un centinaio di dispersi. L’attacco, di una crudeltà inaudita, ha preso di mira uomini, donne e bambini indiscriminatamente nella località di Massasi, 92 chilometri a nord-ovest di Bunia.

La maggioranza delle vittime erano impegnate in attività di ricerca dell’oro nella zona. L’incursione è avvenuta ieri intorno alle 4 del mattino, mentre le vittime, tra cui molti minatori, dormivano ancora e altri tornavano dalle miniere. Secondo il capo del settore Banyali-Kilo, Innocent Matukadala, questi miliziani armati di fucili e machete, provenienti da Kodulu, Andisa, Matoro e Digene, hanno invaso la località mineraria sparando colpi d’arma da fuoco in tutte le direzioni. Secondo la medesima fonte i ribelli hanno fatto irruzione nelle case residenziali, prima di appiccare il fuoco all’intera località. In questa confusione, una sessantina di persone sono state ammazzate o sono morte bruciate dalle fiamme

Il governo di Kinshasa ha fatto circolare stamani sui social media un comunicato in cui dice di aver “appreso con tristezza del massacro di diverse decine di connazionali questa domenica a Djugu. Desidera esprimere le sue condoglianze alle famiglie delle vittime e le rassicura del suo incrollabile sostegno nel superare questa difficile prova”. Il Governo precisa che “questo ennesimo atto barbaro e vile dei terroristi del Codeco su popolazioni innocenti non scuoterà in alcun modo la sua determinazione a riportare la pace. Tutti i refrattari alla pacificazione di questa parte del Paese ne subiranno la forza”.

Parole che, per chi conosce bene la realtà della Repubblica Democratica del Congo degli ultimi 25 anni, e soprattutto della sua parte nord-orientale, non può che sembrare banale retorica.

La Monusco, missione di peacekeeping delle Nazioni Unite presente nella regione, si è resa disponibile per evacuare alcune persone gravemente ferite a Bunia per cure adeguate.

La Codeco (acronimo di Cooperativa per lo sviluppo del Congo) è nata nella scia di tensioni interetniche nell’Ituri, in particolare tra gli hema e i lendu. Le sue vittime sono contate ogni anno a centinaia, secondo l’Onu, a migliaia, secondo la società civile. A febbraio un attacco a un campo prpfughi aveva provocato una cinquantina di morti.

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