Museveni e al Bashir incontro storico a Khartoum

di Enrico Casale
Museveni e Bashir

Quello che si è tenuto ieri in Sudan tra il Presidente ugandese Yoweri Museveni e il suo omologo sudanese Omar al Bashir è davvero un incontro storico. Due nemici di lunga data hanno deciso di abbassare la guardia e di ritrovarsi per discutere degli equilibri politici nell’Africa orientale. Da una loro intesa potrebbe realmente dipendere la pace di un’area fortemente instabile.

Le relazioni tra il Sudan e l’Uganda sono state tese per decenni. Entrambi i Paesi si accusano a vicenda di sostenere i gruppi ribelli che si oppongono ai rispettivi Governi. Secondo gli esperti, Kampala ha sempre sostenuto la lotta per l’indipendenza del Sud Sudan contro Khartoum, mentre il Sudan ha sempre sostenuto i ribelli dell’Esercito di Resistenza del Signore (Lra) che per decenni hanno infiammato il Nord dell’Uganda. L’Uganda ha spesso detto che Joseph Kony, leader dell’Lra, riesce a nascondersi nella regione di Kafia Kingi, al confine col Sud Sudan, proprio perché quell’area è controllata dai militari del Sudan.

I due Paesi si sono trovati su fronti opposti anche nella recente guerra civile in Sud Sudan. Gli ugandesi hanno appoggiato il Presidente Salva Kiir, mentre aiuti sudanesi sono certamente arrivati al ribelle Riek Machar. Non è un caso che proprio nel corso della vista in Sudan, Museveni e al Bashir abbiano incontrato proprio Machar. Secondo quanto riporta il «Sudan Tribune», il capo dei ribelli, arrivato a Khartoum con un aereo della Presidenza sudanese, avrebbe accettato di discutere su come implementare il processo di pace nel Sud Sudan. Un primo passo verso la pace nel Sud Sudan e nell’intera regione?

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