Mauritania: protestano detenuti di R’Kiz, sciopero della fame

di Enrico Casale

Decine di prigionieri arrestati in Mauritania dopo i disordini avvenuto a R’Kiz, lo scorso settembre, denunciano la precarietà delle loro condizioni di detenzione e avrebbero avviato uno sciopero della fame dal 28 marzo scorso. A fare eco della protesta dei detenuti, tuttora in attesa di processo, è il movimento Ira (Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista in Mauritania), attraverso un comunicato di cui la redazione di InfoAfrica ha ricevuto copia. In carcere sono tuttora rinchiusi 28 individui originati di R’Kiz e sei blogger residenti a Nouakchott ma trasferiti al carcere di Rosso. L’Ira “denuncia i magistrati non imparziali parziali che schiacciano le persone umili e garantiscono impunità ai boia” e propone la sua mediazione per ottenere la liberazione dei “resistenti” di R’Kiz in attesa del processo.

Lo scorso 22 settembre un gruppo di residenti della città di R’Kiz, nel sudovest della Mauritania, ha preso ieri d’assalto gli uffici di alcune amministrazioni pubbliche della città, distruggendo i loro mobili e saccheggiando i loro archivi. Questo, per protestare contro le ripetute interruzioni dell’elettricità in città. Tre partiti di opposizione hanno reagito ai fatti di R’Kiz, affermando che sono il risultato di condizioni difficili e preoccupanti per i cittadini mauritani.

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