Marocco, proteste pro aborto

di Enrico Casale
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Martedì 25 giugno, dozzine di manifestanti si sono riuniti di fronte al Parlamento marocchino a Rabat chiedendo che il governo approvi la legge sull’aborto della quale si discute dal 2016. I filmati mostrano i manifestanti che sventolano cartelli, striscioni e mettono sul suolo una fila di bambole che simboleggia il numero di aborti che vengono praticati clandestinamente ogni giorno in condizioni non sicure.

«Quello che chiediamo è che gli aborti vengano praticati all’interno degli ospedali. Solo così è possibile garantire le minime condizioni di sicurezza in ambienti sterili, con anestesia e da un ginecologo professionista. Le operazioni, tra l’altro, dovrebbero essere eseguite all’interno di sale operatorie», ha detto il dottor Taoufk El Cheraybi, un medico presente alla manifestazione. Il disegno di legge, che è in una sorta di limbo legislativo dal 2016, consentirebbe aborti legali in caso di stupro, di incesto, e se il feto ha gravi anomalie genetiche.

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