Mali, l’imam Dicko al centro di un complotto?

di claudia
Mahmoud-Dicko

I sostenitori dell’imam maliano Mahmoud Dicko, una figura religiosa e politica di spicco in Mali, hanno denunciato una “cabala orchestrata” contro di lui. Dicko è sotto accusa da più di una settimana per un viaggio in Algeria, durante il quale ha incontrato anche il presidente Tebboune.

Il Coordinamento dei movimenti, associazioni e simpatizzanti dell’Imam Mahmoud Dicko (Cmas) “ha notato da tempo sui social network una cabala orchestrata contro l’imam Mahmoud Dicko in relazione al suo viaggio in Algeria”. Questo leader religioso, molto influente, è uno dei pochi ad aver espresso apertamente il suo disaccordo con la giunta militare al potere in Mali, a spingere per il ritorno dei civili al potere, annunciando e avendo già dimostrato di essere in grado di mobilitarsi in un contesto di limitazione delle libertà.

L’imam Dicko, nei giornis corsi, ha spiegato il suo viaggio in Algeria in un video trasmesso sui social network, spiegando in lingua bambara che i politici di Bamako inizialmente intendevano andare anche loro in Algeria, ma hanno cambiato idea quando hanno saputo che ci sarebbe andato anche lui. Un cambio che in realtà sarebbe una “trappola” contro lo stesso Dicko, definito “traditore” dalla propaganda militare della giunta maliana, accusato di “cospirare con i ribelli contro il Mali”. 

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