La moda africana si mobilita contro il Covid

di Stefania Ragusa

Non solo Giorgio Armani in Italia e Louis Vuitton in Francia. Anche la moda africana si sta impegnando attivamente per arginare la diffusione del Covid-19. A Bamako, per esempio, si sta dando molto da fare Awa Meité. La figlia di Aminata Traoré, che è anche regista e impegnata in prima linea nella difesa dei diritti dei migranti, ha convertito parte della produzione del suo brand di moda etica per confezionare mascherine potettive distribuite gratuitamente alla popolazione. Il tutto rientra in un progetto più ampio, che include interventi quotidiani di sensibilizzazione e informazione ed è stato ribattezzato “so kadi”:  in bambara , la lingua del Mali, questa espressione può essere tradotta come “sentirsi bene a casa”.  Le mascherine sono fabbricate in cotone locale.
Touty Sy, designer e titolare di una rinomata boutique nel quartiere di Sacre Coeur, ha prestato il suo volto alla campagna 1 Sénégalais 1 masque, a cui hanno aderito vari nomi di rilievo della scena fahion dakaroise.

Tra questi si è attivata anche Adama Paris. Da varie settimane l’ideatrice della Dakar Fashion Week produce nei suoi stabilimenti mascherine in cotone e le distribuisce gratuitamente nei diversi quartieri della città. Nel video, tratto da FaceBook, possiamo seguire un momento dell’attività giornaliera.

Ad Abidjan Loza Maléombho realizza visiere protettive, specificando che queste però non sostituiscono le mascherine e la soluzione migliore sarebbe abbinare i due articoli e tenersi a una distanza di sicurezza.

Su un piano meno accorato e decisamente più glamour si sta muovendo invece Tiannah Toyin Lawani. Stravagante ereditiera con un grande fiuto per gli affari e stilista per diletto, ha lanciato a fine marzo a Lagos un’intera linea di maschere in tessuto ultra trendy (con glitter, ad esempio), da abbinare ai diversi outfit. Come ha chiarito subito, per lei non si tratta solo di proteggersi dal virus ma anche di divertirsi con un nuovo accessorio moda. Una visione perfettamente in linea con il personaggio “esagerato”. Tiannah ostenta sitematicamente la sua ricchezza e la sua vita da star, al punto di averla messa in mostra in un reality show trasmesso da Ebony Tv. Difficile però darle torto quando afferma che trasformare dei presidi sanitari in oggetti del desiderio potrà avere una sua utilità nella lotta contro il virus.

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