Kenya, milioni di capi di bestiame morti per la siccità

di Valentina Milani

Il Kenya ha perso circa 2,61 milioni di capi di bestiame a causa della siccità negli ultimi mesi, con l’aggravarsi della crisi nelle aree aride e semi-aride, secondo quanto dichiarato dall’Autorità nazionale per la gestione della siccità (Ndma) in un rapporto pubblicato nei giorni scorsi. L’Ndma sottolinea che il dato rappresenta circa il 5% di tutti gli animali presenti nelle aree aride e semi-aride, che ammontano a 52,8 milioni.

Gli animali più colpiti, morti per fame nelle due contee più colpite, Marsabit e Kajiado, sono stati gli ovini e i bovini. “La situazione di siccità ha continuato a peggiorare in 22 delle 23 contee aride. Ciò è attribuito alle scarse prestazioni delle brevi piogge del 2022, unite a quattro stagioni consecutive di mancate precipitazioni”, si legge nel report.

Secondo l’agenzia, i pascoli nelle zone aride sono completamente esauriti, aggravati dalle alte temperature.

Il Kenya è uno dei Paesi della regione del Corno d’Africa più colpiti dalla peggiore siccità degli ultimi 30 anni, secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il Coordinamento degli Affari Umanitari, con circa 5 milioni di cittadini che rischiano di morire di fame. Gli altri due Paesi del Corno d’Africa colpiti sono la Somalia e l’Etiopia.

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