Ituri, la gente fugge dalle violenze

di Enrico Casale
sfollati ituri (rd Congo)

Le violenze etniche nella regione dell’Ituri (Rd Congo) stanno causando un vero e proprio esodo. Almeno 300.000 persone hanno lasciato le proprie abitazioni per cercare rifugio altrove. L’esercito ha annunciato di aver smantellato il gruppo armato responsabile di decine di omicidi. Ma nonostante questa vasta operazione militare, l’insicurezza continua a dominare e la gente fugge.

In effetti, nella foresta di Wago, 75 km da Bunia, nel territorio del Djugu, l’esercito ha condotto una vasta operazione militare che ha inferto un duro colpo al santuario della milizia che imperversava nella regione. Il maggiore Jerry Gbelo Pazonga, dello Stato Maggiore delle forze armate ha dichiarato: «Le forze armate hanno compiuto un’operazione molto profonda. La sua roccaforte delle milizie è passata sotto il controllo dello Stato. Sono stati fatti numerosi prigionieri».

Alcuni miliziani però sono riusciti a sganciarsi e si sono spostati nei villaggi vicini. È questo spostamento che ha provocato paura negli abitanti dei villaggi. Molti di essi sono fuggiti. Alcuni di questi sfollati sono arrivati ​​a Kasenyi, al confine con l’Uganda. Prosper è arrivato con la sua famiglia una settimana fa: «Durante l’operazione militare a Wago, molti dei miliziani si sono ritirati nei nostri villaggi e ci hanno attaccato. Non è possibile andare nei nostri campi per coltivarli. Gli aggressori minacciano tutti. Quando cerchi di raccogliere la manioca o il mais, ti uccidono».

Molti sfollati insediati non sono ancora pronti per tornare a casa. Sperano, dicono, in un maggiore coinvolgimento dell’esercito nella lotta contro questi miliziani.

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