Istruzione a due velocità

di AFRICA

di Silvana Leone

bambini scuolaIl Rapporto del 2012 sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) ha rilevato che un quarto dei bambini africani ancora non va a scuola e che la metà di questi bambini si trova a sud del Sahara. Molti Paesi africani non raggiungeranno entro il 2015 l’Obiettivo 2 dell’Istruzione Primaria Universale. In alcuni Paesi la situazione sta addirittura peggiorando: la Nigeria, una delle nazioni più ricche dell’Africa, ha visto un forte aumento degli abbandoni scolastici, 1 su 5 del totale mondiale.

Una situazione del genere è drammatica non soltanto per i 10 milioni di bambini africani che non hanno neppure iniziato la scuola ma è anche una potenziale minaccia globale. Secondo Ade Mabogunje, professore della Stanford University, “la Nigeria in questo secolo passerà da 150 a 750 milioni di cittadini e la mancanza di educazione e lavoro potrebbe causare una crisi per la sicurezza globale, come nel caso di Boko Haram che si nutre proprio del fallimento del sistema scolastico”.

Nonostante questo, in Africa c’è sempre da poter essere ottimisti, perché ci sono anche dei Paesi in cui si stanno ottenendo ottimi risultati. Alcune nazioni hanno già superato l’Obiettivo 2 o sono sul punto di farlo: tra questi Kenya, Ghana, Tanzania, Zambia e Mauritius. È teoricamente garantito che si uniranno a loro entro il 2015 anche Etiopia, Ruanda e Burundi. Alcuni Paesi come l’Etiopia hanno dimostrato che rimettersi al passo è possibile. Nel Global Monitoring Report delle Nazioni Unite è emerso infatti che è costantemente aumentato, di circa il 5% ogni anno, il numero di bambini iscritti che poi hanno completato la scuola primaria.

Spesso il problema principale è il diverso grado di educazione all’interno e tra i Paesi. Sta emergendo infatti un continente a due velocità, con nette linee di separazione tra ricchi e poveri, tra nazioni governate meglio o peggio. Si stima che entro il 2020 soltanto il 48% degli africani completerà l’istruzione primaria, rispetto al 40% attuale.

Il divario è ancora più preoccupante se si analizza la qualità dell’apprendimento nelle scuole, ad esempio in Malawi meno del 10% dei bambini a scuola raggiunge gli obiettivi di base mentre nelle Mauritius è oltre il 70%. Il successo degli ultimi dieci anni (di vedere 50 milioni di bambini nelle aule africane), è stato spesso a discapito della qualità, “molti ragazzi non stanno imparando quasi nulla e lasciano la scuola incapaci di leggere o fare semplici somme”, dice Charles Kenny del Centre for Global Development.

Proprio per questa ragione il programma dell’UNESCO, “Istruzione per tutti”, ha deciso di rivolgere quest’anno la sua attenzione alla qualità dell’insegnamento. È necessario che un milione di insegnanti siano formati e impiegati in Africa sub-sahariana da oggi al 2015 per poter tenere il passo con gli obiettivi dei MDG senza dover abbassare la qualità dell’apprendimento.

Fonte: allAfrica

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