Il sogno di Samira

di Marco Trovato

Le ambizioni e la voglia di riscatto di una giovane ragazza sull’isola di Zanzibar, storia di emancipazione e di coraggio femminile, ha ispirato un bel film: Ntodo Ya Samira, il Sogno di Samira, firmato dal regista italiano Nino Tropiano, che sta sta ottenendo un grande successo nei festival, ma che attende ancora di essere distribuito nei cinema in Italia

di Annamaria Gallone

Quando un regista si innamora di una storia, non l’abbandona, anche a costo di anni di ricerche e sacrifici. È il caso di Nino Tropiano, che ha seguito per sette anni la vita di Samira, una ragazza di Zanzibar, che vive a Nungwi, un villaggio di pescatori a nord dell’isola.

La sua è una storia di emancipazione femminile, poiché, nonostante la povertà del suo ambiente, Samira vuole studiare e non accetta il cliché patriarcale ed ancestrale, della donna che deve scegliere tra famiglia e lavoro, privilegiando comunque la famiglia, come prescrive la rigida società musulmana. Una grande sfida che Nino segue nel tempo con grande empatia ed un approccio discreto, ma intimo, mentre la giovane donna prende in mano la sua vita: l’indipendenza femminile, che da noi è normale, nel suo ambiente è una scelta assolutamente rivoluzionaria.

Il regista interviene a volte, commentando e puntualizzando il percorso di Samira, a cui si aggiungono anche altre ragazze, avvolte dai colori fantastici dei veli dei loro kanga. Questo arcobaleno di veli con giochi di trasparenza, la luce bellissima, i dettagli dei visi, colti dalle due direttrici della fotografia, Vittoria Fiumi e Pina Mastropiero, sono un altro pregio che si aggiunge al messaggio e si fa perdonare le sfilacciature della sceneggiatura, causate dall’aver filmato per così lungo tempo con indispensabili interruzioni.

Merito del regista, evitato un documentario didattico, come troppo spesso accade per i lavori di questo genere. Nino Tropiano, ha al suo attivo una carriera di tutto rispetto.

“Nato a Monopoli (Bari), Nino Tropiano si trasferisce a Dublino negli anni 90. Lavora dapprima come attore, stage manager e fotografo freelance. Si laurea in Regia e Produzione alla scuola nazionale di cinema di Dublino con una tesi  ( “Il Caso, come strumento di conoscenza nel cinema di Kieslowsky”) sul cinema del regista polacco e, contemporaneamente, dirige e produce  Mia figlia fa la Madonna, un film documentario proiettato in anteprima mondiale al festival di Cracovia nel 2002 e successivamente distribuito e venduto in giro per il mondo. Tropiano ha successivamente diretto e prodotto altri due documentari: Mary’s last show un documentario girato a Dublino che osserva un gruppo di anziani impegnati in attività ricreative; Riunione di Classe, un ritratto in parallelo di due donne pugliesi costrette per vicissitudini ad emigrare e che si incontrano durante una divertente riunione di classe; ed un cortometraggio The Fall vincitore del Premio Urlo al Festival Unimovie di Pescara. Chippers un documentario che racconta di una comunità di Italiani, titolari di una catena di Fish&Chips da più di cento anni. Insignito di una Menzione Speciale al festival “Hai Visto Mai?” organizzato ogni anno a Siena e del Primo Premio – Memorie Migranti (Gualdo Tadino). Wildman Jazz è un documentario musicale attualmente in lavorazione.”

Il sogno di Samira sta ottenendo un grande successo.

Presentato allo Zanzibar International Film Festival, con il Partner dell’evento africano, Cineuropa, ha organizzato diverse proiezioni nei villaggi locali e dibattiti sul ruolo dell’istruzione nell’emancipazione delle donne tanzaniane.

Negli ultimi due anni Il pluripremiato Ndoto ya Samira /Il sogno di Samira è stato selezionato in una 50ina di festivals in giro per il mondo ed è stato insignito del premio Miglior Lungometraggio al Babel Film Festival – Concorso internazionale per il cinema delle lingue minoritarie (Cagliari, dicembre 2021), fresco vincitore di una Menzione Special al Gallio Film Festival (Cinema Italiano Opere Prime, fine luglio 2022). Il film è attualmente in distribuzione in USA con la Indiepix, che lo farà uscire anche in DVD a partire dal 9 agosto ed in procinto di essere distribuito in Francia.

Per quanto riguarda l’Italia, il film è stato selezionato dal FESCAAAL nel marzo 2021, ma, a causa della pandemia, è stato programmato solo on line. Il film ha registrato un grande numero di spettatori paganti, ma il regista vorrebbe tantissimo poterlo proiettare in sala.

Se c’è un distributore interessato, si faccia avanti!

Il trailer del fim
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