Il presidente del Madagascar tenta il dialogo ma la protesta resta viva

di claudia
Andry Rajoelina

A quasi due settimane dall’inizio delle manifestazioni a Madagascar, il presidente Andry Rajoelina ha convocato per ieri, al palazzo presidenziale di Iavoloha, un incontro con i movimenti giovanili e le “forze vive della Nazione”. L’obiettivo dichiarato era quello di aprire uno spazio di dialogo per ascoltare le preoccupazioni dei diversi attori e individuare possibili vie d’uscita dalla crisi politica che scuote il Paese.

Tuttavia, come nota il quotidiano Madagascar Tribune, i principali promotori del movimento di protesta, così come diversi giornalisti, hanno boicottato la riunione, giudicando impossibile un vero confronto in quelle condizioni. Da parte sua, Rajoelina ha deplorato le assenze, definendo i suoi oppositori “estremisti” o “marionette manipolate da robot”, pur ribadendo l’appello all’unità nazionale. Le immagini trasmesse dalla televisione di Stato hanno mostrato una platea composta in gran parte da sostenitori del governo.

La composizione del pubblico presente ha infatti suscitato perplessità, sottolinea il giornale locale. Molti dei partecipanti, presentati come rappresentanti della gioventù o della società civile, si sono rivelati vicini al potere o a figure politiche note. Tra loro, Said, indicato come portavoce della “Generazione Z”, è stato identificato come militante del campo presidenziale, mentre Belazaina, proveniente da Fianarantsoa, era già apparso come sostenitore dell’Irmar, piattaforma politica alleata del regime. Questi elementi hanno alimentato la percezione di un incontro rigidamente controllato, in cui le voci critiche sono rimaste minoritarie, notano alcuni osservatori.

Durante il confronto, durato oltre tre ore, il presidente ha ascoltato gli interventi dei partecipanti, alternando commenti e difese. “Non siete qui per leccarmi gli stivali. Parlatemi senza filtro”, ha dichiarato Rajoelina all’apertura della riunione. Alcuni hanno colto l’invito, accusandolo di aver “tradito il popolo” e di aver “mentito”. “Ho preso le redini di un Paese già malato”, ha replicato il capo dello Stato, aggiungendo che “i miei consiglieri mi hanno a lungo detto, a torto, che tutto andava bene”.

Nel corso dell’incontro, Rajoelina ha moltiplicato le promesse: la fine del favoritismo e del nepotismo nei concorsi pubblici, l’aumento delle borse di studio, lo stop ai nuovi progetti edilizi per privilegiare la ristrutturazione delle università. La promessa più solenne è arrivata quando il presidente ha giurato davanti a Dio che, se entro un anno persistessero i blackout nella capitale, si sarebbe dimesso. Tuttavia ha precisato che “non è il momento delle dimissioni: sono stato eletto”, rivolgendosi in particolare ai giovani della cosiddetta Generazione Z, in gran parte assenti all’incontro, precisa Radio France Internationale (Rfi).

Molti presenti hanno reagito con scetticismo. “Ancora promesse”, ha commentato un imprenditore del settore industriale citato da Rfi. “Deve smetterla di promettere tutto a tutti. È estenuante”. Altri hanno espresso rabbia e frustrazione: “Laviamo i neonati con l’acqua sporca che esce dai rubinetti”, ha denunciato una levatrice, mentre un giovane laureato ha lamentato la corruzione che penalizza chi non può pagare per ottenere un impiego.

Le questioni di acqua, elettricità e corruzione hanno dominato gli interventi. Alcuni partecipanti, come il pastore Manitra, si apprende da Rfi, hanno lasciato la sala delusi: “Buona intenzione, ma piccola delusione. Non abbiamo potuto comunicare la sofferenza del popolo. Se continuerà con menzogne e false promesse, andrà a finire male”, ha detto. Una studentessa universitaria ha invece insistito sulla necessità di ristrutturare le residenze studentesche esistenti prima di costruirne di nuove, sottolineando che “questa è la vera urgenza”.

Intanto, per oggi 9 ottobre, è stato annunciato uno sciopero su scala nazionale, che potrebbe segnare una nuova fase della mobilitazione contro il governo, notano alcuni osservatori. 

Condividi

Altre letture correlate: