Guinea Bissau: storica visita del presidente portoghese

di Valentina Milani

Il capo di stato della Guinea Bissau, Umaro Sissoco Embaló, ritiene che “la visita di un presidente portoghese”, per la Guinea Bissau, sia “più importante di quella di un europeo o americano, come Joe Biden”. Umaro Sissoco Embaló ha fatto questa affermazione, nella dichiarazione ai media dopo aver ricevuto Marcelo Rebelo de Sousa, presidente del Portogallo, nel palazzo presidenziale.

Nella dichiarazione, il presidente guineano ha sottolineato che “la visita ha superato ogni aspettativa” e che i rapporti tra i due Paesi “sono diventati ancora più stretti”. “Voglio ribadire che il popolo guineano e il popolo portoghese sono uniti e noi continueremo ad esserlo”, ha sottolineato.

Nuno Nabia, primo ministro della Guinea Bissau, ha definito “storica” la visita del presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa a Bissau. L’incontro con Nuno Nabia è stata l’ultima tappa della visita del presidente Marcelo Rebelo de Sousa, che è iniziata lunedì e si è conclusa ieri.
Il precedente presidente portoghese a fare una visita ufficiale in Guinea Bissau era stato Mário Soares, nel 1989, 31 anni e sei mesi fa.

Lunedì sera il presidente portoghese ha avuto un incontro con i rappresentanti della comunità portoghese a Bissau. Ieri è stato ricevuto dal presidente guineano Umaro Sissoco Embaló, al Palazzo della Presidenza. E’ seguita una conferenza stampa e un pranzo. Nel pomeriggio di martedì ha incontrato una delegazione di parlamentari e il presidente del Parlamento, Cipriano Cassamá, e quindi, il primo ministro guineano, Nuno Gomes Nabiam.

A quanto si è appreso, diversi gruppi parlamentari hanno deciso tuttavia di disertare l’incontro.

Il presidente del partito di opposizione União para a Mudança (Unione per il cambiamento), Agnelo Regalla, parlando con l’agenzia Lusa, ha espresso molti dubbi sulle “vere ragioni” della visita del presidente portoghese, affermando che “forse il tempo darà le risposte”. Regalla ha definito “intempestiva” la visita, che appare agli occhi di molti guineani e del suo partito “come un tentativo di legittimare un Presidente della Repubblica che riconosciamo come eletto, ma che non ha accettato i dettami della Costituzione della Repubblica”.

La settimana scorsa, parlando della visita programmata in Guinea Bissau, il presidente Marcelo Rebelo de Sousa aveva detto: “Vado in Guinea Bissau, dove avevo un invito molto antico”.

In un’intervista con Rtp, il servizio pubblico di diffusione radiotelevisiva portoghese, giovedì scorso, il presidente portoghese aveva risposto alle proteste contro la visita, ricordando che l’elezione di Umaro Sissoco Embaló, nel dicembre 2019, “è stata riconosciuta dalle missioni dell’Unione europea e da altre missioni internazionali”, e specificando si non avere mai avuto dubbi sull’andare.

“Se la politica estera circoscrivesse il rapporto tra Stati a chi ha sempre e solo la nostra concezione di un sistema politico economico e sociale, non sarei andato in molti Paesi in cui sono andato – io e tutti i miei predecessori – né avrei ricevuto teste di stato di paesi che sono stati ricevuti da me e dai miei predecessori”, ha affermato.
A ottobre 2020 Marcelo Rebelo de Sousa aveva ricevuto a Lisbona Umaro Sissoco Embaló, anche lui in visita ufficiale.

La Guinea Bissau è stata la prima colonia portoghese in Africa a diventare indipendente. L’indipendenza fu proclamata unilateralmente il 24 settembre 1973, dopo un decennio di lotta armata, e riconosciuta dal Portogallo un anno dopo.

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