Gli africani vogliono misure per mitigare il clima

di Enrico Casale

di Céline Nadler

Il cambiamento climatico sta peggiorando la vita di molti africani, che vogliono che i propri governi intervengano a qualunque costo. Lo afferma l’organizzazione di ricerca panafricana Afrobarometer, secondo la quale quasi otto africani su 10 intervistati ritengono che sia necessaria un’azione immediata.

I dati raccolti da Afrobarometer in 20 Paesi del continente nel periodo 2021-2022, indicano che tra gli africani consapevoli del cambiamento climatico, “c’è un ampio consenso sul fatto che sta rendendo la vita difficile”: in media, il 77% ha affermato che le ripercussioni del riscaldamento globale stanno peggiorando le condizioni di vita.

Secondo l’organizzazione panafricana, l’istruzione formale svolge probabilmente un ruolo nella consapevolezza climatica: quasi i tre quarti di coloro che hanno un’istruzione post-secondaria sono consapevoli dei cambiamenti del proprio clima, rispetto a solo il 36% di coloro che non hanno un’istruzione formale. Tuttavia, è interessante notare che il più alto tasso di consapevolezza climatica è stato registrato da Afrobarometer in Malawi, un Paese con uno dei tassi più bassi di istruzione formale del continente. In effetti, nella consapevolezza del cambiamento climatico, il Malawi si ritrova alla pari con il Botswana, un Paese con un alto tasso di istruzione formale. Pertanto, sembra che la consapevolezza climatica possa anche essere frutto dell’esperienza, anche se si avvera inferiore tra le popolazioni rurali e le donne.

La raccolta dati del sondaggio mostra inoltre che solo circa la metà della popolazione del continente è consapevole degli effetti dei cambiamenti climatici. “Questo varia in modo significativo, da un massimo di tre quarti delle persone in Botswana a meno di un quarto in Tunisia”, ha osservato il Ceo dell’organizzazione di ricerca, Joseph Asunka, durante un recente webinar dell’Harvard University Center for International Development (Cid).

Afrobarometer afferma infine che i suoi risultati suggeriscono una richiesta diffusa ai governi di agire immediatamente, anche se ciò si rileverebbe costoso o avrebbe un impatto negativo sull’occupazione o sull’economia.

In media, tra gli africani intervistati nei 20 Paesi, più della metà dei cittadini (il 51%) ha dato ai propri governi un voto negativo sulle prestazioni di mitigazione del cambiamento climatico. Al contrario, i governi di Benin, Togo, Niger e Sierra Leone hanno ricevuto recensioni positive dai loro connazionali.

Tra coloro che sono consapevoli del cambiamento climatico, Afrobarometer osserva un certo consenso sul fatto che la lotta da intraprendere è una responsabilità condivisa tra governi, comuni cittadini, settore privato e attori internazionali. Un messaggio riassunto  da Asunka durante l’incontro virtuale nella seguente maniera: “Intraprendete azioni immediate per il clima, indipendentemente dai costi economici!”.

Foto di apertura: Luis TATO / FAO / AFP

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