Francia-Egitto, dietro i discorsi sui diritti spuntano le armi

di Enrico Casale
esercito egiziano

rafale sulle piramidi«I diritti umani sono anche un mezzo di lotta al terrorismo», ha detto François Hollande davanti al Presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi, nel primo giorno della sua visita in Egitto. Il Presidente francese ha riferito che ha parlato con il capo di Stato egiziano del caso di Giulio Regeni e di quello di Eric Lang, il francese morto in circostanze controverse in un commissariato del Cairo nel 2013. In una conferenza stampa congiunta trasmessa in tv, Hollande ha riferito che «abbiamo parlato di diritti dell’uomo» e «abbiamo affrontato i casi più delicati: il caso di Lang e le circostanze del suo decesso» che «non sono note finora, e di Giulio Regeni. Sappiamo che vi sono questioni che non hanno ancora trovato risposta», ha detto il capo dell’Eliseo.

Al Sisi sembra non aver gradito molto l’accenno ai diritti umani e le domande dei giornalisti sull’argomento. Al Sisi ha infatti risposto seccato: «Abbiamo già espresso, a più riprese, le condoglianze per la morte del giovane italiano Giulio Regeni e abbiamo detto che siamo sempre pronti a trattare questo caso in piena trasparenza». Ma ha poi aggiunto: «siamo esposti a forze malvagie che cercano con tutte le loro energie di scuotere la stabilità dell’Egitto e tentano di dare un’impressione non vera su quello che succede qui da noi. […] Il nostro lavoro è proteggere una nazione di 90 milioni di persone, non potete immaginare cosa succederebbe al mondo intero se questo Paese crollasse».

Se il clima ieri era teso, oggi le tensioni dovrebbero stemperarsi. Al Sisi e Hollande entreranno nel merito dell’incontro. Parleranno della massiccia vendita di armi da parte della Francia all’Egitto. Secondo quanto riportato dalla rivista «Analisi Difesa», a marzo, il Parlamento del Cairo ha approvato un piano di spesa di 5,626 miliardi di dollari per riammodernare le forze armate. Il 40% della cifra sarà stanziato attraverso fondi governativi, mentre i restanti 3,375 miliardi saranno finanziati grazie ad un prestito fornito da un pool di imprenditori e banche francesi guidate dall’istituto di credito Credit Agricole.

Il piano prevede l’acquisizione di 24 caccia multiruolo Dassault Rafale, tre dei quali sono già stati consegnati, e l’acquisto di una fregata multi-missione. Inoltre è prevista l’acquisizione dei sistemi d’arma che andranno ad equipaggiare la flotta aerea e di quattro corvette classe Gowind, unità navali di seconda generazione la cui consegna è prevista per il biennio 2016-2017.
Lo scorso anno l’Egitto ha concluso un accordo triangolare con Francia e Arabia Saudita (Paese finanziatore) per l’acquisto delle due portaelicotteri da assalto anfibio francesi classe Mistral che la Russia non ha potuto acquisire a causa delle sanzioni della Ue per la crisi Ucraina.

Dietro i diritti, quindi, si nascondono interessi ben diversi…

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