Egitto, la terza moschea più grande del Paese riapre dopo il restauro

di claudia
Al-Zahir_Baybars_Mosque

La moschea di Al-Zhahir Baybars, al Cairo, la terza più grande dell’Egitto, ha riaperto dopo un restauro lungo sedici anni, fanno sapere i media egiziani.

Costruita sotto il dominio mamelucco nel 1268, negli ultimi 225 anni la moschea è stata chiusa, abbandonata o è stata usata per scopi non religiosi che hanno contribuito al suo degrado. Durante la campagna di Napoleone in Egitto fu utilizzata come forte militare. Sotto il dominio ottomano nel XIX secolo come fabbrica di sapone. Successivamente, quando gli inglesi invasero l’Egitto nel 1882, funse da mattatoio.

La moschea è stata sottoposta a restauro meccanico e chimico per riportarla alle sue condizioni originali, ha detto Tarek Mohamed El-Behairy, che ha supervisionato il progetto. “Alcune parti sono state distrutte, alcune parti sono state smantellate perché strutturalmente inadatte a rimanere nella moschea”, ha detto. Il restauro, costato 7,68 milioni di dollari, è stato cofinanziato con il Kazakistan ed è iniziato nel 2007.

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