Denaro dal sangue, i rituali violenti in Nigeria

di claudia
denaro

di Andrea Spinelli Barrile

Non è inusuale che in Nigeria, e in altre nazioni dell’Africa occidentale e centrale, le persone si affidino a curatori, medium, stregoni o ai più noti marabout per chiedere aiuto a scacciare il malocchio, risolvere una situazione difficile, ottenere denaro, fortuna, trovare moglie o marito, avere figli e qualsiasi altra esigenza l’essere umano possa avere. Le culture africane sono impregnate di questo genere di credenze, che circolano ancora anche tra coloro i quali non credono più nella religione tradizionale ma si dicono cristiani o musulmani. Quella di affidarsi a un santone che promette, in qualche modo, di donarti proprio ciò che cerchi, spesso ciò che brami, non è un comportamento che suona particolarmente esotico nemmeno a noi e, forse, fa parte proprio della natura umana. Ma, a volte, questa tracima in una violenza tremenda.

Tre adolescenti e un ventenne sono stati arrestati, sabato scorso ad Abeokuta, capitale dello stato di Ogun nel nord-ovest della Nigeria, per aver decapitato e bruciato la testa di una ragazza, Sofiat Kehinde, nell’ambito di alcuni “rituali Oshole”, cioè a scopo di lucro. I quattro si difendono spiegando di aver trovato delle “linee guida” per tali rituali, di varia natura e nello specifico su come diventare ricchi, su Facebook.

La notizia è stata riferita dal quotidiano online Premium times, che specifica che nel gruppo c’è anche il 18enne fidanzato della ragazza assassinata: i quattro sono stati arrestati sabato scorso nella comunità di Oke Aregba, ad Abeokuta, colti in flagranza di reato mentre davano fuoco alla testa di Sofiat Kehinde in una pentola.

I quattro, lunedì, sono stati ascoltati dal magistrato. Il più anziano del gruppo, un ventenne, ha detto alla polizia che la morte della giovane ragazza è avvenuta venerdì, il giorno prima del rituale, quando la vittima è andata a trovarlo a casa e lui l’ha strangolata, chiedendo poi al suo fidanzato e agli altri di decapitarla per il rituale. La ragazza, secondo la ricostruzione di Premium times, sarebbe caduta in una vera e propria trappola orchestrata dal gruppo: i quattro avrebbero infatti tutti contribuito attivamente alla ricerca e all’acquisto degli “ingredienti” necessari al rituale, nei giorni precedenti l’omicidio. Il fidanzato della giovane, che afferma di averla conosciuta a dicembre, ha accusato il più grande del gruppo di essere il leader dei quattro e l’ideatore dell’omicidio, sostenendo che è stato lui scoprire le linee guida del rituale su Facebook e che li avrebbe costretti a compiere l’atto criminale.

Oshole è un rituale per invocare fortune economiche: viene fatto quando si pensa che gli affari o l’economia domestica non vadano bene, quando “vuoi essere in grado, come tutti gli altri, di spendere i tuoi soldi”, si legge in un annuncio che InfoMundi ha trovato proprio su Facebook, pubblicato dal “più potente erbalista in Nigeria” con tanto di contatto WhatsApp.

Il sacerdote tradizionale yoruba nigeriano Ifayemi Elebuibon, intervistato qualche mese fa sul quotidiano Vanguard a commento di un altro omicidio rituale simile, che ha visto vittima uno studente dell’Università di Lagos, ha tuttavia chiarito che i rituali Oshole non prevedono spargimenti di sangue, che questi sono il frutto di contaminazioni culturali malriuscite, di una narrazione spesso non aderente alla reale cultura tradizionale che Nollywood fa nelle proprie produzioni “tanto in voga tra i giovani” e di comportamenti criminali. La cultura yoruba è preponderante nello stato nigeriano di Ogun, che tra l’altro in lingua yoruba significa proprio “magia soprannaturale”.

Su diversi forum online nigeriani si discute animatamente su quanto i “money rituals”, i rituali a scopo di lucro violenti, siano un fenomeno in ascesa soprattutto tra i più giovani: si citano diversi gruppi Facebook in cui si promuovono e discutono i rituali violenti, si chiamano in casa veri e propri gruppi organizzati, si discute sulle origini culturali di tali rituali, sulle modalità. E gli utenti sono di ogni tipo: ci sono i santoni che propongono la propria personale “ricetta”, gli scettici che non credono ai rituali e scherniscono chi ci crede, i nostalgici che affermano che la contaminazione culturale provoca confusione nei giovani, i credenti che si dicono inorriditi dalle notizie di cronaca e preoccupati per la sorte dei figli, i precisini che spiegano per filo e per segno i rituali per dimostrare che no, la violenza non appartiene a Oshole, gli storici che raccontano come nasce la leggenda dei “money rituals”. Centinaia di pagine, centinaia di migliaia di post.

Si indica nel modello degli “yahoo boys”, i giovani arricchitisi – spesso moltissimo – con le frodi su internet, una delle principali radici del problema, perché mostrano un modello di vita che poi, per invidia, si tenderebbe a replicare. A qualsiasi costo. Su TikTok ci sono molti contenuti video con tradizionalisti che promuovono le loro ricette della ricchezza eterna attraverso amuleti o rituali.

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