Costa d’Avorio, si combatte l’estrazione illegale di oro

di claudia

Più di 800 siti illegali d’estrazione aurifera sono stati sgomberati e 630 persone arrestate nelle operazioni condotte dal Gruppo speciale per la lotta alla ricerca illegale dell’oro (Gs-Loi) in Costa d’Avorio dal 14 luglio 2021 al 27 maggio 2022. Le operazioni hanno interessato 223 località del Paese.

Il bilancio è stato reso noto dal comandante dell’Unità per la lotta contro la ricerca illegale dell’oro, il colonnello Guéi Mouho, nel corso di una cerimonia di presentazione dei risultati del lavoro svolto negli ultimi dieci mesi. Sono stati distrutti più di 48.000 rifugi improvvisati, 479 trituratori, 395 frantoi, 320 motopompe, 116 draghe, 62 tricicli e 77 motocicli. “Inoltre, 4.355 sacchi di minerale, 3.469 kg di oro, 288 generatori, 207 micce detonanti, 75 candelette per accendini, 672 candelotti di dinamite, 31 fucili calibro 12, 3 bulldozer, 295 motociclette, 528 motopompe, 4 porta carri armati e 192 sequestrati escavatori e contanti per un totale di 145.491.950 franchi CFA; 630 persone sono state arrestate e messe a disposizione delle autorità giudiziarie”, ha precisato Guéi Mouho.

Il Gruppo speciale per la lotta alla ricerca illegale dell’oro è un’unità interministeriale composta da 560 agenti delle forze di sicurezza e di difesa, tra cui 460 gendarmi e 100 agenti idrici e forestali.

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