Costa d’Avorio, la forza dei vignettisti al Festival Cocobulles

di claudia

Il disegno come strumento per la prevenzione dei conflitti è il tema del Festival internazionale del disegno editoriale e del fumetto “Cocobulles” che è iniziato ieri a Treichville, uno dei comuni di Abidjan, la capitale economica della Costa d’Avorio. Promosso dall’associazione Tache d’Encre (macchia d’inchiostro), che riunisce i disegnatori della Costa d’Avorio, questo sesto appuntamento di Cocobulles ha come obiettivo quello di fornire un contributo al processo di riconciliazione in Costa d’Avorio.

Il Festival Cocobulles è un forum di incontri e scambi tra professionisti e dilettanti del fumetto e del disegno editoriale, ma anche un’occasione di condivisione tra autori e pubblico. Si svolge in collaborazione tra gli altri con Cartooning for Peace e l’Unione Europea. Mostre, affreschi, vendita di libri, dibattiti congressuali, laboratori didattici, area bambini, sono previsti in occasione dei tre giorni di evento, che si concluderà il 14.

“La forza del disegno”, “le chiavi del successo nel fumetto”, o ancora “l’umorismo come strumento della risoluzione dei conflitti”, “gioventù, disinformazione, fake news  son alcuni dei temi dei vari panel previsti nel programma delle attività, che si svolgeranno in diversi siti. Secondo un comunicato stampa firmato da Lassane Zohoré, presidente del comitato organizzatore dell’evento, Cocobulles beneficia del sostegno del comune di Treichville e del suo sindaco, Albert François Amichia.

Creata nel 1999, l’Associazione dei fumettisti Tache d’encre, si è posta l’obiettivo di promuovere le professioni dei fumettisti e degli illustratori di stampa, animare le relazioni tra gli artisti e sensibilizzare alle questioni sociali attraverso una moltitudine di produzioni di eventi.

Nel 2020, l’associazione aveva lanciato la campagna intitolate “Disegno cittadino: progettiamo democrazia ed elezioni pacifiche” per consentire ai giovani di partecipare allo sviluppo della pace e della democrazia nel Paese, attraverso concorsi su diversi temi come “definizione del fumetto della stampa”, “libertà di espressione”, “tolleranza contro il razzismo, l’esclusione, la xenofobia e la discriminazione”, “democrazia”, ​​”uguaglianza di genere nella democrazia”.

Il disegno rimane nella mente, rimane davvero nella coscienza. Ha una forza che le persone ignorano (…) Essendo la nostra modalità espressiva, lo usiamo per sensibilizzare le popolazioni e i giovani”, aveva allora spiegato Lassane Zohoré. Zohoré è direttore del giornale satirico Gbich, che contiene anche fumetti e contenuti divertenti.

(Disegno di apertura: Mauro Biani)

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