Centrafrica, rimpatriati 60 caschi blu accusati di violenze e abusi

di claudia
caschi blu

Secondo quanto si apprende da un comunicato stampa della Minusca, la Missione delle Nazioni unite in Repubblica centrafricana, saranno rimpatriati tutti e 60 i membri dell’unità militare tanzaniana, accusati di “sfruttamento e abusi sessuali” che vedono coinvolti 11 di loro e quattro civili.

“Undici membri dell’unità, schierati in una base temporanea della Minusca nella parte occidentale della Repubblica centrafricana, sono coinvolti nello sfruttamento e nell’abuso sessuale di quattro vittime”, precisa la Minusca, senza tuttavia dare molti dettagli sui fatti. Le vittime hanno ricevuto cure e sostegno immediati attraverso i partner della Missione, in base alle loro esigenze mediche, psicosociali e di protezione”.

L’Onu ha spiegato di aver condotto un’indagine interna “per valutare le accuse, identificare e ascoltare le presunte vittime” e ha aggiunto di aver “informato di tali accuse le autorità tanzaniane”, che “hanno preso atto della gravità delle accuse e si sono impegnate a adottare le misure necessarie”.

Nel 2021, le Nazioni Unite avevano già ordinato il ritiro di circa 450 caschi blu gabonesi di stanza in Repubblica centrafricana, accusati di sfruttamento e abusi sessuali su cui il governo di Libreville aveva aperto un’indagine. La Minusca ha poi citato “numerosi casi di accuse di sfruttamento e abusi sessuali in corso di elaborazione” su “cinque ragazze”, in una località del centro del Paese. Dal 2015, l’Onu afferma di aver registrato 254 accuse di abuso o sfruttamento sessuale nei confronti di membri della Minusca in Repubblica centrafricana e di aver identificato 659 vittime. (

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