Centrafrica, i costi opachi del gruppo Wagner

di claudia
gruppo wagner

Il gruppo russo paramilitare Wagner, presente in Repubblica Centrafricana, riceverebbe 40 milioni di franchi a settimana (60.900 euro circa) dal governo di Bangui per i suoi servigi. Lo ha rivelato Radio Ndeke Luka, che cita il primo ministro Felix Moloua e specifica che quella somma copre unicamente i costi del carburante e i costi operativi del gruppo.

Si tratta quindi di una somma complessiva di 29 milioni di euro all’anno: secondo gli analisti di All Eyes On Wagner il costo totale del pacchetto sicurezza dei Wagner si aggira attorno ai 92,4 milioni di euro all’anno per il governo centrafricano, per un totale di 462 milioni di euro spesi dal 2018, da quando i Wagner sono arrivati in Repubblica centrafricana. Tuttavia, il budget adottato per il 2023 dal governo centrafricano per il gruppo Wagner è di 280 miliardi di franchi, ovvero circa 426 milioni di euro, il 22% del budget totale del governo di Bangui.

Dossier Center, altra organizzazione che studia e tiene traccia delle attività criminali degli oligarchi legati al Cremlino, specifica, citando le buste paga, che nel 2018 i 1500 paramilitari Wagner presenti in Centrafrica guadagnavano uno stipendio medio di 2.200 euro mensili. A questi si sommano i profitti ricavati dallo sfruttamento delle miniere d’oro, di diamanti, del legname, dalle entrate nel settore beverage e dai prelievi sui dazi doganali.

L’opacità dei costi e delle operazioni finanziarie del governo centrafricano per pagare il gruppo Wagner è tale che il Fondo monetario internazionale avrebbe minacciato di sospendere i colloqui con Bangui nel timore che parte degli aiuti possano essere utilizzati per pagare i servigi dei mercenari. 

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