Camerun – L’instabilità minaccia le elezioni

di Enrico Casale
bamenda, camerun

Mentre il Camerun si prepara ad andare a votare il 7 ottobre, l’insicurezza nel Paese cresce e potrebbe compromettere il tranquillo svolgimento della tornata elettorale. Tre regioni sono particolarmente colpite: l’estremo nord, dove Boko Haram continua a organizzare azioni militari, il Nord-Ovest e il Sud-Ovest, dove dal 2017 gli anglofoni sono in rivolta.

La crisi nelle regioni anglofone si sta rapidamente trasformando in insurrezione armata in seguito alla violenta repressione violenta delle forze di sicurezza avvenuta il 22 settembre e il 1° ottobre 2017. Diversi piccoli gruppi di «autodifesa» operano a fianco di due milizie armate: le Forze di difesa di Ambazonia (Adf) e le Forze di difesa del Sud del Camerun.

I combattenti indipendentisti, hanno dichiarato che nelle province anglofone non si voterà e stanno boicottando il voto chiedendo alle persone di non recarsi alle urne. Stretti dalla paura e in mezzo alla crescente incertezza, i civili stanno ora fuggendo verso le città vicine per sicurezza. Il massiccio esodo ha costretto il governo a prendere misure rigorose per limitare il movimento fuori dalle regioni. Un comunicato, firmato dal delegato regionale della regione nord-occidentale il 18 settembre, ha proibito gli spostamenti di persone senza valide ragioni.

Yaoundé ha inoltre assunto una linea dura, respingendo le richieste avanzate dai combattenti nella prima fase del conflitto e ha ordinato la repressione. La commissione elettorale ha tuttavia assicurato che le elezioni si svolgeranno in queste regioni, pur osservando che la questione della sicurezza è di competenza del governo.

Condividi

Altre letture correlate: