Algeria: pronto al fischio di inizio il Chan, Campionato Africano per Nazioni

di claudia
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di Céline Camoin

L’Algeria è pronta per ospitare da venerdì 13 gennaio fino al 4 febbraio il Campionato Africano per Nazioni, un torneo riservato ai calciatori africani che giocano nei campionati del continente.

Come spiega il giornalista sportivo Alex Cizmic nella sua newsletter, l’edizione 2022, che si sarebbe dovuta disputare dal 10 luglio al 1 agosto scorsi, è stata spostata alla finestra invernale dell’anno successivo a causa dello slittamento a catena subito dalle competizioni internazionali dopo lo scoppio della pandemia da Covid-19. A ciò si è aggiunta la vicinanza temporale con i Mondiali che ha spinto molte federazioni a non interrompere nuovamente i campionati dopo il mese e mezzo di stop dovuto alla rassegna iridata. Per questo motivo, le convocazioni delle 18 partecipanti hanno disegnato un Chan profondamente rimaneggiato.

La settima edizione del Chan, inaugurato nel 2009 in Costa d’Avorio, è di particolare importanza per l’Algeria che ospita la competizione per la prima volta. Ma la rivalità tra l’Algeria e il Marocco – quest’ultimo uscito dai Mondiali del Qatar con un eccezionale risultato – si è già invitata in campo da settimane.

Da un lato, il Marocco chiede all’Algeria – tramite le istanze sportive – l’apertura del suo cielo chiuso unilateralmente per portare giocatori direttamente dal Marocco al luogo del torneo, minacciano, in caso contrario di ritirarsi dalla competizione. Dall’altro, l’Algeria accusa il Marocco di montare un caso per gettare ombra sull’organizzatore. Un articolo del giornale algerino El Watan si intitola addirittura “fallimento del complotto marocchino”. Sottolinea che il Marocco avrebbe potuto benissimo far transitare i propri giocatori da un altro Paese per farli arrivare in Algeria, e che addirittura alcune compagnie aeree europee avevano proposto di trasportare i Leoni dell’Atlante verso Costantina, una proposta “rifiutata categoricamente” dal Marocco, scrive El Watan.

Dalle notizie che circolano in rete difficile capire ad oggi se il Marocco parteciperà o meno alla competizione. Voci parlano di un arrivo dei calciatori il 10 gennaio, altre di un boicottaggio, altre ancora di un verdetto della Confederazione africana di calcio. Bisognerà forse attendere il fischio d’inizio per capire se la rivalità geopolitica tra Rabat e Algeri toccherà palla.

Maher Mezahi, giornalista sportivo algerino intervistato da Cizmic, spiega che l’Algeria sta cercando di migliorare la sua immagine e uno dei canali attraverso cui crede di poterlo fare è lo sport. L’Algeria ha inoltre sviluppato infrastrutture sportive. I lavori del nuovo stadio dedicato a Nelson Mandela, situato nella periferia di Algeri e uno dei primi impianti costruiti specificamente per ospitare eventi calcistici internazionali, iniziarono nel 2010 e sono durati così a lungo a causa di scandali di corruzione che ne hanno rallentato il completamento. Ora, ad accelerare le operazioni giusto in tempo per l’inizio del Chan non è stata solo la volontà del governo di affermare la propria posizione.

L’aumento dei prezzi di gas e petrolio e i cambiamenti geopolitici in atto hanno beneficiato l’Algeria e incrementato la capacità di spesa pubblica del Paese anche nel settore delle infrastrutture sportive come gli stadi. Oltre allo stadio Nelson Mandela, abbiamo anche il Douera Sportpark, in costruzione nell’omonimo sobborgo della capitale, e lo stadio di Tizi Ouzou in Cabilia, che verrà completato quest’anno. Anche se lo stadio di Annaba è stato ristrutturato, per il Chan non verranno utilizzati i migliori stadi del éaese perché si è cercato di scegliere quattro sedi che potessero rappresentare l’intera Algeria. Una volta che i nuovi stadi saranno pronti, l’Algeria non avrà nulla da invidiare al Marocco, all’Egitto e al Sudafrica. 

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