Africa – Scandalo sessuale travolge Msf

di Enrico Casale
medici senza frontiere

Operatori di Medici senza Frontiere avrebbero avuto rapporti con prostitute mentre lavoravano in Africa. Dopo Oxfam, un’altra grande Ong è stata colpita da uno scandalo a sfondo sessuale. A denunciare i comportamenti scorretti è un gruppo di ex dipendenti femminili di Msf  che hanno parlato in modo anonimo per paura di essere inserite nella lista nera delle agenzie di aiuto straniere, tra le quali c’è un ampio crossover di personale.

Secondo queste donne, il comportamento era molto diffuso tra gli operatori maschi. Una testimone ha affermato che un collega anziano avrebbe barattato farmaci in cambio di sesso. Un’altra testimone ha riferito di aver visto un membro anziano del personale portare le ragazze agli alloggi di Msf in Kenya. «Le ragazze erano molto giovani e si vociferava fossero prostitute», ha detto, aggiungendo che era «implicito» che erano là per fare sesso. «Il mio collega, che soggiornava nella stessa residenza per un lungo periodo, riteneva che questo fosse un evento normale», ha detto.

Msf dal canto suo ha detto di non tollerare «l’abuso, la molestia o lo sfruttamento». Il ricorso a prostitute è vietato dall’organizzazione  che ha un severo codice di condotta.

L’organizzazione benefica impiega migliaia di operatori sanitari e personale logistico, la maggior parte assunti localmente
Le accuse sono state fatte contro il personale logistico, e non i medici o gli infermieri.

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