A rischio molti animali africani

di Enrico Casale

indexIl fascino dell’Africa è certamente legato alle sue popolazioni, alle tante culture, al fascino dei paesaggi. Ma che cosa sarebbe il continente senza i suoi animali? Elefanti, leoni, rinoceronti, zebre, gorilla. Eppure questa sua ricchezza faunistica è in pericolo e rischia di scomparire per sempre. A denunciarlo è l’African Wildlife Foundation che in un suo rapporto elenca alcuni dati preoccupanti.

La popolazione del rinoceronte nero è diminuita del 97,6% dal 1960, si è cioè quasi estinta. Del gorilla di montagna non ne rimangono più di novecento. Il leone è estinto in nove Paesi. Vivono ormai solo più duemila zebre. E lo scorso anno i bracconieri hanno ucciso almeno 35mila elefanti africani, simbolo del continente.

Perché questi animali sono cacciati? Sono diverse le ragioni, ma tutte senza una reale giustificazione. I rinoceronti, per esempio, vengono uccisi perché si crede che il loro corno abbia effetti miracolosi contro il cancro, le conseguenze delle sbornie, l’impotenza, la febbre. Queste credenze non si fondano su evidenze scientifiche. Eppure nel 2014 la domanda, soprattutto in Cina, è cresciuta così tanto che il corno veniva venduto a 46mila euro all’oncia (solo per fare un esempio l’oro veniva venduto a 27mila).
Ma anche l’avorio delle zanne degli elefanti è molto ricercato. Viene utilizzato in gioielleria, per realizzare utensili pregiati, icone religiose. Nel 2014 un’oncia di avorio era venduta a 1.350 euro. Il 70% dell’avorio illegale veniva trafficato verso la Cina.

Ma le vittime non sono solo gli elefanti e i rinoceronti. Le zebre sono cacciate per la loro pelle, anche se la loro carne viene mangiata o utilizzata nella medicina tradizionale. Le guardie forestali di alcuni Paesi hanno denunciato il traffico illegale di baby gorilla (che sono venduti a 35mila euro l’uno). La crescita dei centri urbani poi ha fatto sì che l’uomo sia sempre più penetrato nell’habitat del leone. Così, per difendere le loro mandrie o le loro greggi, molti contadini uccidono gli esemplari che si spingono nei pressi dei pascoli.

Il traffico illegale è organizzato in gran parte dalla criminalità che usa qualsiasi mezzo per accaparrarsi i pregiati animali: armi automatiche, lanciagranate, elicotteri, visori notturni.
Intervenire è possibile, sostenendo le popolazioni locali affinché tutelino l’ambiente in cui vivono e aiutando le forze di polizia per contrastare il crimine organizzato. Un cammino lungo ma che va percorso se non vogliamo un’Africa senza una delle componenti essenziali della sua anima.

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1 commento

Patrizzia Casta 30 Luglio 2019 - 13:16

Quello che i non mi capito è infatti come sei non Sono realtà molto di più elegantemente – apprezzato potrebbe essere in questo momento ora.

Sei modo molto intelligente. Sapete già quindi considerevolmente
in relazione a questo discussione , prodotta me personalmente considerare da
tanti svariate angoli. Le sue come donne e gli uomini aren’ t
fino è qualcosa a compiere a Lady gaga! Il personal stoffe eccellenti .
In tutti i tempi prendersi cura di it up!

Maramures Grazie, buona giornata!

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