A Bologna e online torna il Terra di Tutti Film Festival

di claudia

Dal 6 al 11 ottobre a Bologna e online torna Terra di Tutti Film Festival, la sedicesima edizione del Festival del cinema sociale: tanti gli appuntamenti cinematografici e gli ospiti internazionali, con approfondimenti e dibattiti all’insegna della cultura e dell’attivismo civico.

La 16a edizione del Festival del cinema sociale di Bologna sta per aprire i battenti. Iniziamo a esplorare il programma di questa XVI edizionea Bologna e online su Mymovies dal 6 al 11 ottobre 2022. Tanti gli appuntamenti cinematografici e non solo. Regist*, giornalist*, attivist*, scrittor*, ospiti internazionali. Tra quest* Stefano Liberti, Francesca Tosarelli, Nadeesha Uyangoda, Marta Serafini, Sam Ndlovu, Takoua Ben Mohamed e Renata Ferri

Un ricco programma di proiezioni con storie dall’Afghanistan alla Palestina, passando per il Brasile e il Myanmar, fino all’Ucraina. Tra gli ospiti: Stefano Liberti, Francesca Tosarelli, Nadeesha Uyangoda, Esperance Hakuzwimana Ripanti, Djarah Kan, Tahar Lamri, Sam Ndlovu,  Marta Serafini, Takoua Ben Mohamed e Renata Ferri

Seguono alcune anticipazioni sul programma delle proiezioni con i principali titoli, scelti tra i 22 film in concorso su 492 iscrizioni, fra cui 5 prime visioni nazionali e 8 prime visioni bolognesi, oltre a 8 cortometraggi fuori concorso prodotti dalle ong WeWorld e COSPE.

Giovedì 6 ottobre al Cinema Lumière alle 20 la proiezione in prima nazionale di Ghost of Afghanistan di Julian Sher e Natalie Dubois (Canada, 2021, 90’): a 20 anni dall’inizio del conflitto, Graeme Smith, corrispondente di guerra giovane e idealista che seguì le truppe americane in battaglia in Afghanistan, torna nel paese per vedere se c’è speranza per la pace. Segue The earth is blue as an orange di Iryna Cilyk (Ucraina, 2020, 70’): Anna, madre single, e i suoi quattro figli vivono in Donbass e l’unico modo per sopravvivere al trauma del conflitto è immaginare la guerra attraverso la finzione e trasformare lo choc in un’opera d’arte.

Venerdì 7 ottobre, sempre al Cinema Lumière, proiezione alle 22 Myanmar Diaries del collettivo The Myanmar Film Collective (Paesi Bassi, 2021, 80’) e vincitore del premio del pubblico al Festival di Berlino 2022: il film, composto da cortometraggi girati da dieci giovani cineasti birmani anonimi, racconta la vita sotto il regime del terrore in Myanmar all’indomani del colpo di stato militare del 1 febbraio 202 e la coraggiosa resistenza a esso. Un film urgentissimo in un momento in cui il Myanmar è quasi scomparso dai titoli dei giornali di tutto il mondo.

Sabato 8 ottobre alle 18,00 al Cinema Lumière per la prima volta in Italia Vento na fronteira di Marina Weis e Laura Faerma (Brasile, 2022, 77’): la storia si svolge sul confine violento e devastato tra Brasile e Paraguay, terra contesa tra gli indigeni Guarani-Kaiowá, che abitano la regione da almeno 1500 anni, e i contadini arrivati lì negli anni Quaranta. Partendo da questa disputa, il film segue da vicino la crescita del potere politico ruralista e i suoi legami con il presidente del Brasile, Jair Bolsonaro. Il film è legato alla campagna Ama la terra, Ama te stesso, AMAzzoniacampagna di sensibilizzazione e raccolta fondi promossa da COSPE per accendere i riflettori sulle minacce a cui è esposta la foresta pluviale e sostenere le azioni delle comunità che la abitano e la custodiscono. La ong COSPE è, infatti, da anni attiva nel bacino amazzonico con progetti di tutela e gestione sostenibile del territorio, difesa dei diritti e promozione del ruolo della donna e delle minoranze; segue alle 20,45 Storia di nessuno di Costantino Margiotta e Manuela Pincitore (Italia, 2022, 75’) sulla storia del cooperante Giovanni Lo Porto, morto in Pakistan nel 2015 sotto il fuoco amico di un drone USA, a cui Terra di Tutti Film dedica un premio.

Chiudono il festival il 9 ottobre alle 18,00 la proiezione di One Day One Day di Olmo Parenti (Italia, 2022, 78’) e prodotto da Will Media sullo sfruttamento che subiscono i migranti nelle campagne pugliesi e, alle 22, Writing with firedi Rintu Thomas e Sushmit Ghosh (India, 2021, 90’): presentato al Sundance Film Festival 2022, racconta la storia di Dalit, l’unico giornale indiano gestito da donne.

Per andare oltre i confini della città e dare modo anche a chi vive fuori Bologna di partecipare al Festival a distanza, per tutta la durata della rassegna i film in concorso saranno visibili sulla piattaforma Mymovies.

Il Terra di Tutti Film non è solo cinema, ma si accompagna a un ricco calendario di eventi fuori sala che si terranno nei giorni del Festival tra gli spazi del DAS e DAMSLab. In particolare, segnaliamo:

●        giovedì 6 e venerdì 7 ottobre: la Masterclass 7 passaggi per produrre un documentario sociale, un workshop formativo di 10 ore complessive per imparare a costruire un documentario sociale, dall’idea alla distribuzione. Docenti: Sara Manisera (collettivo FADA), Serena Gramizzi (produttrice BOFILM), Francesca Tosarelli (regista e autrice), Michele Aiello, (ZaLab), Stefano Cioni (Narvaloo) e Stefano Liberti (giornalista). Iscrizione obbligatoria.

●        giovedì 6 ottobre: il seminario di formazione realizzato in collaborazione con la Fondazione dell’Ordine dei Giornalisti dell’Emilia-Romagna Crisi Mediatiche e Crisi Dimenticate (ore 9,30-13,30, DAS) che esplora la narrazione di crisi mediatiche e crisi dimenticate attraverso un’analisi dei media tradizionali e dei nuovi media, con alcuni nomi illustri del giornalismo nazionale e non; Stefano Liberti racconta l’Afghanistan (ore 20,30, Cinema Lumière), ospite della masterclass del TTFF il giornalista Stefano Liberti racconta il paese attraverso podcast inediti, video e voci raccolte nell’ultimo viaggio.

●        venerdì 7 ottobreCaporalate – storie di quotidiano sfruttamento delle donne in Tunisia (ore 11, DAS) un approfondimento del fenomeno del caporalato al femminile in Italia e in Tunisia. Storie e dati dal progetto Faire di COSPE e dalla ricerca-azione condotta nell’ambito del progetto stesso. L’incontro Africa Queer – tra diritti negati e attivismo (ore 17, DAS), un momento di confronto tra l’attivismo italiano e quello africano, passando per gli strumenti, i contesti e il ruolo della cultura nella lotta contro le discriminazioni e gli stereotipi. Tra gli ospiti Sam Ndlovu, attivista transgender zimbabweano.

●        sabato 8 ottobreAntirazzismo, ieri oggi e domani. Generazioni a confronto (ore 11, DAS), un incontro e dibattito storico e generazionale sulla lotta al razzismo in Italia; intervengono attivisti e attiviste che contribuiscono ogni giorno a decostruire il razzismo sistemico, a riconoscerlo e a combatterlo. Alle 17,30, presso il Centro Costa, si parlerà di acqua e agricoltura in Palestina, insieme a una delegazione di agricoltori palestinesi; in anteprima Crescere in Mozambico, Presentazione graphic novel di Takoua Ben Mohamed realizzata da WeWorld (alle 18,30, il Cameo).

●        domenica 9 ottobre: introduce la proiezione di One Day One Day realizzato da Will Media la presentazione in anteprima del documentario realizzato da WeWorld con il fotografo Alessandro Cinque e il regista Giorgio Ghiotto sull’impatto dell’estrattivismo in Perù, Bolivia ed Ecuador. Presenti sul palco due dei protagonisti dal Perù: il giornalista rurale Vidal Merma e la Deputata, scrittrice e attivista Rocío Silva-Santisteban.

La rassegna di cinema sociale, incontri ed eventi è promossa da WeWorld – impegnata da 50 anni a garantire i diritti di donne bambine e bambini in 25 Paesi del mondo compresa l’Italia – e COSPE – al lavoro in 25 paesi per assicurare lo sviluppo equo e sostenibile, il rispetto dei diritti umani, la pace e la giustizia tra i popoli – che ha l’obiettivo di dare visibilità a popoli, paesi, lotte e conflitti «dimenticati» dai mezzi di comunicazione di massa.

Il programma dettagliato su www.terradituttifilmfestival.org

Sostengono il Festival, tante realtà come Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, AFIC (Associazione Festival Italiani del Cinema), Coop Alleanza 3.0, Emil Banca, e tante realtà sociali del territorio.

Condividi

Altre letture correlate: