Mali, Parigi annuncia la fine della task force Takuba

di AFRICA

La task force Takuba, guidata dalla Francia e composta da forze speciali dell’Unione Europea, ha ufficialmente cessato di operare in Mali. Come riferisce France24, lo hanno annunciato oggi le autorità francesi.

Takuba, che opera con la missione francese Barkhane, era stata istituita dopo che il presidente Emmanuel Macron aveva chiesto un maggiore aiuto agli alleati europei per la campagna antiterrorismo nel Sahel. Il portavoce dell’esercito francese, il generale Pascal Ianni, ha dichiarato ai giornalisti che Barkhane e Takuba hanno dimostrato cosa “gli europei possono fare insieme in ambienti di sicurezza complicati”, con un’esperienza sul campo che sarà fondamentale per le future operazioni congiunte. Ma “la riorganizzazione della presenza militare francese nel Sahel ha portato alla fine delle operazioni di Takuba in Mali a partire dal 30 giugno”, ha dichiarato.

Annunciata alla fine del 2019, Takuba al suo apice ha riunito quasi 900 truppe d’élite di nove alleati della Francia: Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Portogallo e Svezia. Insieme alla forza Barkhane, che a un certo punto ha raggiunto i 5.100 soldati, Takuba aveva l’obiettivo di addestrare e rafforzare gli eserciti locali che cercavano di contrastare le sanguinose insurrezioni legate ad Al-Qaeda o al gruppo dello Stato Islamico.

Nonostante i successi tattici, come l’uccisione di alcuni leader jihadisti, i governi dei cosiddetti Paesi del G5 Sahel – Burkina Faso, Ciad, Mali, Mauritania e Niger – hanno faticato a contenere gli attacchi contro obiettivi militari e civili. In Mali, inoltre, due colpi di Stato militari nell’agosto 2020 e nel maggio 2021 hanno provocato tensioni diplomatiche con la Francia.

Il deterioramento si è accelerato quando la giunta al potere a Bamako ha sviluppato legami più stretti con Mosca, facendo arrivare personale militare che secondo la Francia è costituito da mercenari del gruppo russo Wagner.

A febbraio Macron ha annunciato il ritiro completo di Barkhane e Takuba dal Mali, ma ha detto che le forze francesi sarebbero rimaste nel Sahel in una nuova configurazione. Da allora i jihadisti legati all’Is, il cui potere si pensava stesse scemando nel Sahel, hanno ampliato il loro raggio d’azione compiendo una serie di massacri di civili senza precedenti.

Il Mali continua a essere sostenuto da una missione di pace delle Nazioni Unite, la Minusma, che conta circa 13.000 soldati e quasi 2.000 poliziotti. Il mandato della Missione è stato rinnovato mercoledì per un altro anno dal Consiglio di Sicurezza. Tuttavia, la forza non dispone più del supporto aereo francese, la cui offerta è stata rifiutata dal Mali.

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