Tunisia, alla Biennale di Venezia un arazzo di Safia Farhat

di claudia

​​Dal 23 aprile al 27 novembre 2022 l’artista tunisina Safia Farhat (1924-2004) sarà presente alla 59ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia con l’opera dal titolo “Gafsa & ailleurs” (Gafsa e altrove, 1983) un arazzo monumentale in mostra all’Arsenale.

Scelta da Cecilia Alemani, curatrice della Biennale Arte 2022 per il tema di quest’anno, “Il latte dei sogni”, l’opera proviene dal Museo dedicato all’artista, ospitato dal 2016 all’interno del Centre des Arts Vivants (Centro di Arti) di Radès (9 km a sud-est della capitale, Tunisi), sua città natale.

Con i suoi colori accesi, i motivi geometrici e figurativi, i segni zoomorfi e le figure antropomorfe, tessuti con lane tinte e filate a mano, il gioco di spessori e trame diversi, “Gafsa & ailleurs” (foto di apertura) si rifà alle tradizioni artigianali tunisine, introducendo al contempo elementi di modernità.

Nata nel 1924 a Radès e pioniera delle arti visive in Tunisia, Safia Farhat è stata un’artista eclettica: disegnatrice, pittrice, ceramista, tessitrice e decoratrice, ha dedicato la propria vita alla valorizzazione delle tecniche tradizionali e del patrimonio culturale tunisino, nonché all’insegnamento artistico. Fu l’unica donna, nel 1949, a far parte dell’Ecole de Tunis (la Scuola di Tunisi), il movimento artistico di origine prevalentemente europea nato negli anni Trenta di cui fecero parte noti pittori italiani quali Moses Levy (Tunisi, 1885 – Viareggio, 1968) e Antonio Corpora (Tunisi, 1909 – Roma, 2004). 

La 59ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia ospita 213 artisti provenienti da 58 nazioni.

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