Trump: nuove norme di ingresso per africani

di Enrico Casale
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Uno degli ultimi provvedimenti di Donald Trump penalizza gli africani. Il presidente, sconfitto alle ultime elezioni e in fase di transizione, ha approvato una norma secondo la quale i cittadini di 15 Paesi africani dovranno inviare garanzie fino a 15.000 dollari se vorranno restare negli Stati Uniti. La norma, che è temporanea, entrerà in vigore il 24 dicembre. Il programma pilota di sei mesi fungerà da deterrente per coloro che si fermano oltre i loro visti, siano essi visti turistici o di affari. La regola del visa bond si rivolge ai Paesi i cui cittadini hanno «un tasso di soggiorno eccessivo» che ora saranno tenuti a versare una garanzia rimborsabile di 5.000, 10.000 o 15.000 dollari.

Sebbene quelle nazioni abbiano tassi più elevati di soggiorni oltre il limite, hanno però relativamente pochi viaggiatori negli Stati Uniti. I Paesi africani colpiti sono: Angola, Burkina Faso, Ciad, Repubblica Democratica del Congo, Gibuti, Eritrea, Gambia, Guinea-Bissau, Liberia, Libia, Mauritania, Sudan, Sao Tome e Principe, Capo Verde, Burundi.

Il presidente uscente Donald Trump ha fatto della limitazione dell’immigrazione una parte centrale del suo mandato di quattro anni. Il presidente eletto Joe Biden, un democratico, si ĆØ impegnato invece a riformare molte delle politiche di immigrazione del presidente repubblicano, anche se l’operazione potrebbe richiedere mesi o anni.

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