Trucco per il cinema, in Uganda i giovani guidano il cambiamento

di claudia
trucco

L’industria cinematografica si compone di molte figure, ciascuna essenziale per la riuscita di un film. Non secondaria alla resa visiva c’è il trucco, in molti casi complice di vere e proprie trasformazioni dei personaggi a favore di trama. Nel continente questa professione si sta piano piano definendo, non solo a Nollywood. In Uganda i giovani truccatori guidano il cambiamento riunendosi per fare squadra e convincere il governo a riconoscere il loro contributo al cinema e alle arti, di cui c’è bisogno e che potrebbe diventare un ottimo trampolino di lancio per i giovani nel mondo del lavoro.

Patria di sempre più set cinematografici – tra i più conosciuti spicca Last King of Scotland – l’industria cinematografica dell’Uganda è in crescita. La Ramon Film Productions di Isaac Nabwana, conosciuta anche come Wakaliwood – che ha la sede nei pressi di Kampala, ha prodotto più di 40 film d’azione a basso budget negli ultimi dieci anni.

Ma, in questo panorama artistico fiorente che potrebbe presto competere con Nollywood, c’è una professione dove c’è ancora poco personale. Si tratta dei truccatori per il cinema, make up artist specializzati a creare sul viso e sul corpo dei personaggi degli effetti visivi molto utili soprattutto se si parla di film d’azione. Per molto tempo l’Uganda non ha avuto truccatori cinematografici, riporta Africanews. Ma i giovani stanno portando un’aria di cambiamento.

Anche grazie ai social network che veicolano e diffondono la professione del make up artist non solo nel cinema, ma anche nell’industria della moda, oggi sempre più giovani ugandesi stanno abbracciando questo lavoro artistico e appassionante.

L’istruzione gioca un ruolo fondamentale, fioriscono workshop che introducono ai giovani il vasto mondo dell’industria cinematografica, di cui non fanno parte solo gli attori. “Nell’industria della recitazione, non trovi sempre lavoro, ma potresti facilmente trovarti un giorno su un set come truccatore”, spiega ad Africanews la truccatrice e creatrice di effetti speciali ugandese Kakunzira.

L’artista insiste sull’urgenza che il governo ugandese riconosca il valore del loro lavoro, che potrebbe aiutare a far fronte all’alto tasso di disoccupazione, se i giovani fossero incoraggiati ad intraprendere questa carriera.

“Siamo in un paese in cui l’arte non è realmente riconosciuta come una carriera seria eppure lo è. Personalmente è l’unica cosa con cui mi guadagno da vivere, quindi credo che qualsiasi giovane possa farlo”.

I tempi stanno cambiando. Se prima per la realizzazione di un film nel continente si volgeva lo sguardo ai truccatori statunitensi, negli ultimi anni Nigeria, Ghana, Kenya e Sudafrica hanno cambiato le cose. Tra i nomi del settore celebri a Nollywood spunta per esempio quello di Hakeem Onilogbo’s, in Ghana quello di Paulina Esinu Agropah, pioniera del trucco degli effetti speciali, o di Nathaniel Amewugah.

Ora l’Uganda punta a offrire un contributo nuovo all’appassionante mondo del trucco per il cinema grazie ai giovani che fanno squadra. Nakaziba è l’organizzatrice di una fiera di truccatori nata nel Paese per cercare di riunire tutti i talenti. “Siamo molto pochi nel Paese. Stiamo cercando di connetterci in unico spazio in modo da poterci conoscere, creare una rete solida e formare coloro che vogliono essere formati e qualificati in un mercato in piena crescita. L’obiettivo è quello di formare i giovani in modo da poter costruire una squadra molto grande, che guarda al futuro del trucco cinematografico in Uganda”, chiosa Nakaziba.

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