Tre proposte da Link2007 per valorizzare la cooperazione

di claudia

Riconvertire il debito dei Paesi in via di sviluppo in difficoltà, finalizzando le risorse in valuta locale ad investimenti su precisi obiettivi dell’Agenda 2030, agevolare la produzione e diffusione dei vaccini attuando gli accordi Trips che prevedono il superamento della proprietà intellettuale e dei brevetti per esigenze di salute pubblica, aumentare progressivamente ma regolarmente le risorse per la cooperazione pubblica allo sviluppo. Sono questi i tre traguardi proposti dalla ong Link 2007 che l’Italia può, in questo momento storico, promuovere nelle sedi competenti: G20, Ue, Wro e nella legge di bilancio 2022-2024. Tre componenti che si intrecciano e che, insieme, hanno la forza per fare la differenza.

È tempo ormai di concordare una conversione del debito dei Paesi in sviluppo che destini i relativi importi in valuta locale a investimenti finalizzati alla creazione di nuovi posti di lavoro e al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile”afferma Roberto Ridolfi, presidente di Link2007: “Si potrebbe così permettere la realizzazione di progetti di resilienza e di sviluppo umano in settori chiave nel quadro delle scelte politiche locali, coinvolgendo sia il settore pubblico che quello privato”. Nei mesi scorsi Link 2007 ha presentato la proposta Release G-20 alla presidenza del G20, che spetta all’Italia, incontrando la particolare attenzione di molti paesi africani e un’apertura importante da parte del governo di Roma.

Gli esseri umani sono toccati dalla pandemia in modo diseguale e i poveri del pianeta sono i più colpiti. Alcuni Paesi rischiano il collasso se la diffusione della pandemia non sarà bloccata. La realtà della somministrazione del vaccino mostra uno spaventoso divario: mentre nei paesi ad alto reddito il 60% della popolazione sta completando la seconda dose e per alcune fasce si sta programmando la terza, in quelli a basso reddito tale cifra è pari solo all’1,4%. Le Nazioni Unite, con l’Ue e i paesi del G20 hanno lanciato la Covax Facility volta a garantire entro la fine del 2021 la fornitura di due miliardi di dosi di vaccino ad un miliardo di persone, circa un quarto della popolazione dei paesi più poveri. Covax sarà comunque insufficiente. “È necessario quindi sostenere la richiesta avanzata al Wto da India e Sudafrica, sostenuta da più di cento paesi, di dotare i paesi membri del potere di non concedere né applicare brevetti legati ai farmaci e ai vaccini contro il coronavirus e sue varianti fino al raggiungimento dell’immunità globale” si legge nel comunicato stampa diffuso da Link 2007. Finora i Paesi più ricchi, compresa la Commissione europea e i governi Ue, si sono opposti: “Per difendere quali interessi particolari?” si domanda Link 2007.

La sospensione della proprietà intellettuale non significa l’immediata disponibilità di vaccini aggiuntivi nei Paesi poveri ma permetterebbe di accelerarne la produzione, la distribuzione e la somministrazione, diminuendone anche i costi.

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