Sudan, scontri e bombardamenti a sud di Khartoum

di claudia
sudan

Sono ripresi questa mattina i pesanti attacchi aerei sulle aree meridionali della capitale sudanese Khartoum, con scontri armati divampati vicino a un campo militare. Lo riporta l’Afp. Dall’inizio delle violenze, i combattimenti hanno provocato lo sfollamento di quasi 1 milione di persone e lasciato i residenti di Khartoum in estrema difficoltà di sopravvivenza.

Attacchi aerei dell’esercito contro le milizie delle Forze di supporto rapido (Rsf) sono stati uditi in diversi quartieri residenziali nel sud di Khartoum, anche vicino al campo di Taiba, mentre una forza di riserva di polizia allineata con l’esercito ha combattuto le Rsf sul terreno. L’esercito ha utilizzato principalmente la forza aerea e l’artiglieria pesante nel tentativo di respingere l’Rsf.

La violenza è divampata anche nel Darfur nel Sudan occidentale e nello Stato del Kordofan settentrionale e in altre parti del paese, ma la lotta per il potere si concentra sulla capitale. Sia il capo dell’esercito Abdel Fattah Al-Burhan che il comandante della Rsf Mohamed Hamdan Dagalo, noto come Hemetti, dovrebbero essere rimasti a Khartoum: due giorni fa l’esercito ha pubblicato un video che mostrava Burhan vestito con la divisa militare che salutava le truppe in quello che sembra essere il quartier generale dell’esercito, nel centro di Khartoum.

Secondo le ultime stime, più di 840.000 persone sono state sfollate all’interno del Sudan e oltre 220.000 sono fuggite nei paesi vicini. 

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