Sudan, pressioni su al-Burhan per porre fine alla crisi

di claudia

L’Onu, l’Unione africana (Ua) e l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad) hanno chiesto alle autorità sudanesi di porre fine allo stallo politico nel Paese. Secondo Al-Araby Al-Jadeed, i tre hanno chiesto al presidente del Consiglio sovrano di transizione del Sudan, Abdel Fattah al-Burhan, di adottare misure che creino un’atmosfera adeguata per un dialogo serio per porre fine alla crisi. La convocazione è stata fatta durante un incontro con le tre delegazioni.

Le persone coinvolte includevano il capo della Missione di assistenza transitoria integrata delle Nazioni Unite in Sudan, Volker Perthes, l’inviato speciale dell’Ua in Sudan, Mohamed El-Hacen Ould Lebatt e il rappresentante dell’Igad Ismail Wais. “Il gruppo tripartito cerca, attraverso i suoi sforzi, di costruire un consenso politico basato sulla più ampia gamma di consultazioni tra il popolo sudanese”, ha spiegato il portavoce Mohamed Belaish. Il portavoce ha osservato che la soluzione alla crisi in Sudan dovrebbe basarsi su un consenso e un approccio graduale per affrontare quattro questioni fondamentali: disposizioni costituzionali, standard per la selezione del capo e dei membri di un governo tecnocratico, un programma di lavoro che affronti i bisogni fondamentali e urgenti dei cittadini e un calendario per lo svolgimento di elezioni libere ed eque. Al termine dell’incontro, Al-Burhan ha ribadito la sua convinzione che la crisi sudanese può essere risolta solo attraverso il dialogo interno. 

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