Sudafrica – I vescovi contro la corruzione: «Sta peggiorando»

di Enrico Casale
manifestanti anti zuma

“La corruzione in Sudafrica è un problema nato prima che il Presidente Jacob Zuma assumesse la carica. Ma è peggiorato durante il suo mandato” afferma una dichiarazione della Commissione “Giustizia e Pace” della Southern Africa Catholic Bishops’ Conference (Sacbc), giunta all’Agenzia Fides, dopo la pubblicazione da parte della stampa sudafricana di circa 100.000 email riguardanti gli affari della famiglia Gupta con una rete affaristica legata al Capo dello Stato.
“Le mail diffuse, se autentiche (è in corso un’inchiesta per confermarne l’autenticità, ndr.), dimostrano che la rete di protezione del Presidente, come i suoi piani per depredare le risorse statali, è molto più vasta e complessa di quello che si pensava” afferma “Giustizia e Pace”, che denuncia l’espandersi del “cancro della corruzione”, al punto che questa “è diventata il modo ordinario di organizzare le relazioni economiche, sociali e politiche in Sudafrica”. Anche solo per ottenere un normale documento a cui ha diritto, un cittadino deve pagare una tangente al funzionario incaricato. “Chi è implicato negli scandali svelati dalle mail, se riconosciute autentiche, deve dimettersi”, afferma “Giustizia e Pace”.
L’organismo dei Vescovi cattolici chiede al partito di Zuma, l’African National Congress (Anc), di scegliere per le elezioni presidenziali del 2019, un candidato che sia in grado d’indagare sulle attività dell’attuale Presidente e che “abbia la credibilità etica per porsi alla guida della lotta alla corruzione nel nostro Paese”.
(22/6/2017 Fonte: Fides)

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