Sudafrica: dieci anni fa oggi, la strage di Marikana

di claudia
polizia sudafricana

Il 16 agosto 2012 la polizia sudafricana apriva il fuoco contro i minatori della miniera di platino di Lonmin che stavano manifestando da diversi giorni per chiedere salari più alti. Trentaquattro di loro sono stati uccisi e la tragedia, senza precedenti nel Sudafrica post-apartheid, ha profondamente scosso il Paese. La ferita non si è ancora rimarginata e il Paese non sa come commemorare la tragedia, riportano alcuni media locali.

Una commemorazione difficile, soprattutto per le famiglie delle vittime. Come ricorda Radio France Internationale, nonostante l’istituzione di una commissione d’inchiesta, che ha presentato un rapporto nel 2015, finora nessuno è stato condannato per la responsabilità della tragedia, anche se il rapporto ha attribuito gran parte della colpa alle forze dell’ordine.

Da allora, il ricordo di Marikana incombe sul governo dell’Anc e sul presidente Cyril Ramaphosa, che all’epoca era membro del consiglio di amministrazione del gruppo minerario.

Alcuni parenti dei minatori sudafricani uccisi dalla polizia 10 anni fa affermano di non aver ancora ricevuto il risarcimento promesso. Il governo sudafricano sostiene di aver pagato quasi 10 milioni di dollari  a titolo di risarcimento, ma molte richieste sono ancora in sospeso e alcune famiglie dicono di sentirsi dimenticate. Un tribunale ha dato allo Stato tempo fino alla fine di agosto per concludere tutte le richieste in sospeso.

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