Sud Sudan | 250 rifugiati in fuga da Kony

di Enrico Casale
joseph kony

I ribelli acholi del Lord’s resistance army sono tornati in azione. Secondo un rapporto del governo del Sud Sudan, circa 250 rifugiati sono entrati nel Paese varcando la frontiera con la Rd Congo dopo essere fuggiti dagli attacchi della milizia fondata e diretta in Uganda dall’imprendibile leader visionario Jospeh Kony.

Nato nel 1987 per combattere del presidente Yoweri Museveni, negli anni, il movimento ha assunto toni e linguaggi sempre più folli. Kony ha dato vita a un’ideologia sincretica che mescola misticismo tradizionale africano, nazionalismo acholi e fondamentalismo cristiano. Il gruppo afferma di voler istituire uno Stato teocratico sulla base dei dieci comandamenti e della tradizione Acholi.

Kony e i suoi miliziani hanno commesso atti atroci nei confronti del loro stesso popolo. Dopo essere stati scacciati dall’Uganda grazie a una serie di offensive dell’esercito di Kampala, Kony e i suoi seguaci si sono nascosti nella vicina Rd Congo, dove continuano a seminare violenza.

Ufficialmente, il confine tra Sud Sudan e Rd Congo è chiuso a causa dell’epidemia di coronavirus. Ma i rifugiati sono stati accolti dalle truppe di Juba e le forze armate del Sud Sudan sono state schierate per offrire protezione alle persone in fuga.

L’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, che sta aiutando i nuovi arrivati, afferma che rimarranno tutti in quarantena per due settimane.

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