Somalia: passo indietro di Farmajo su proroga del suo mandato

di Valentina Milani

Il presidente somalo Mohamed Abdullahi Mohamed Farmajo ha annunciato che sabato sarà in parlamento per ripristinare l’accordo elettorale raggiunto lo scorso 17 settembre e annullare così la proroga del suo mandato, approvata a inizio mese. L’annuncio, in un intervento trasmesso in tv, è arrivato dopo che i leader dei due Stati federali Galmudug e Hirshabelle, suoi alleati, hanno espresso la loro opposizione alla proroga, subito commentata con favore dal premier Mohamed Hussein Roble che ha quindi invitato tutte le parti a prepararsi a tenere le elezioni in base all’accordo di settembre.

“Come abbiamo più volte affermato, siamo sempre stati pronti a tenere le elezioni, ma sfortunatamente i nostri sforzi sono stati ostacolati da individui ed entità straniere il cui scopo non è stato altro che quello di destabilizzare il paese e tornare a un’epoca di divisioni e distruzione attraverso un vuoto costituzionale”, ha esordito Farmajo, aggiungendo quindi che “come governo siamo sempre stati pronti ad attuare, senza alcuna precondizione, elezioni nazionali basate esclusivamente sull’accordo del 17 settembre 2020 e sulle raccomandazioni del Comitato tecnico di Baidoa del 16 febbraio 2021”.

Il presidente ha quindi annunciato: “Come vostro Presidente a cui è stato affidato il compito di far rispettare la costituzione e che ha il dovere di conciliare le risoluzioni politiche raggiunte in precedenza con l’ultima legge approvata dalla Camera, ho deciso di comparire sabato davanti ai membri della Camera per ottenere la loro approvazione al processo elettorale concordato dal governo federale con i leader degli Stati membri federali”. A questo scopo, ha proseguito, “invito tutti i firmatari dell’accordo del 17 settembre a riunirsi immediatamente per discussioni urgenti sull’attuazione incondizionata dell’accordo sopra menzionato”.

L’accordo dello scorso settembre prevede un processo in base al quale sono i leader dei clan a scegliere i delegati ai collegi elettorali, che poi designano i legislatori federali, chiamati a nominare un presidente.

Il presidente ha anche chiesto a “tutte le parti in Somalia di astenersi da qualsiasi azione che possa mettere a repentaglio la stabilità nel nostro Paese, compresa la politicizzazione delle forze di sicurezza”.  Un appello che arriva dopo gli scontri di domenica sera a Mogadiscio tra forze armate pro e contro il governo, che hanno causato tre morti, e il successivo dispiegamento di uomini armati fedeli all’opposizione in alcuni quartieri della capitale, che hanno spinto decine di famiglie a lasciare le proprie abitazioni.

Il presidente ha quindi chiesto a “tutte le agenzie di sicurezza a garantire la stabilità nella capitale e la sicurezza dei civili innocenti”.

Il mandato di Farmajo è scaduto lo scorso febbraio. 

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