Senegal: carceri, al via programma di braccialetto elettronico

di Valentina Milani

Le autorità giudiziarie del Senegal hanno lanciato, nei giorni scorsi, il programma di utilizzo del braccialetto elettronico per i detenuti, al fine di decongestionare le affollate carceri del Paese. Lo riporta Rfi. Il lancio del programma è stato effettuato durante l’inaugurazione del Centro di monitoraggio elettronico di Dakar, alla presenza del ministro della Giustizia Ismaila Madior Fall.

“Si tratta di una soluzione rassicurante”, ha detto Fall, che permetterà alle autorità giudiziarie di ridurre i mandati di rinvio a giudizio e limitare le pene detentive, sempre però “nel rispetto degli interessi della società e delle vittime”. Il programma di sorveglianza tramite braccialetto elettronico è reso possibile da una partnership pubblico-privato tutta senegalese: il governo infatti lavora al programma con la società senegalese Colombe cyber ​​defense operation center (Ccdoc), il cui direttore commerciale Moustapha Seye ha spiegato: “I nostri dispositivi sono impermeabili, geolocalizzabili entro un metro e utilizzano una Sim internazionale”.

Gli unici deputati al monitoraggio dei braccialetti saranno gli agenti dell’amministrazione penitenziaria in servizio presso il Centro di sorveglianza inaugurato ieri.

Da anni gli attivisti per i diritti umani denunciano il sovraffollamento delle carceri in Senegal, affollate con un tasso del 129% nel 2021. Secondo l’Organizzazione mondiale contro la tortura, l’anno scorso 11.547 persone sono state incarcerate nelle 37 carceri del Paese. Un altro problema segnalato dalle Ong riguarda le detenzioni preventive, considerate troppo lunghe. 

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