Safiya, prima donna sindaco somala

di Enrico Casale
Safiya Hassan Sheikh Ali Jimale

Beledweyne, cittadina nel centro della Somalia, ha eletto Safiya Hassan Sheikh Ali Jimale alla carica di primo cittadino. È la prima donna a diventare sindaco in Somalia e deve l’ascesa all’importante poltrona alle dimissioni dell’ex sindaco Mohamed Abdi Waare, che è diventato governatore della regione di Hirshabelle (di cui Beledweyne è il capoluogo).

Safiya non è nuova a incarichi pubblici. In passato è stata funzionaria del distretto di Shibis. Nelle prime dichiarazioni rilasciate alla radio ha dimostrato una forte personalità affermando che affronterà con tutto l’impegno e tutta la determinazione possibili l’impegno politico.

La determinazione le servirà, perché quella somala è una società conservatrice nella quale le donne stentano ad affermarsi. A ciò va aggiunto che la regione in cui vive Safiya è tuttora colpita dalle milizie fondamentaliste di al-Shabaab. Detto questo, l’elezione a sindaco di una donna in una città così importante è il segno di un movimento femminile che sta assumendo sempre più importanza. In Somalia sono presenti parlamentari in entrambe le Camere dell’Assemblea nazionale, alcune donne prestano servizio nelle forze armate e nella polizia e un certo numero di portafogli ministeriali sono detenuti da donne.

In Africa alcune donne governano importanti capitali: Yvonne Aki Sawyerr, Freetown (Sierra Leone); Marie-Chantal Rwakazina, Kigali (Ruanda); Rohey Malick Lowe, Banjul (Gambia); Soham El Wardan, Dakar (Senegal).

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