Rifugiati e sfollati, l’Africa ancora in prima linea

di Enrico Casale

rifugiati africaniIl numero di persone sfollate e rifugiate all’estero a causa di guerra, conflitti o persecuzioni ha raggiunto quasi 60 milioni nel 2014, 8 milioni in più rispetto al 2013. Ad affermarlo è l’Acnur (Agenzia Onu per i rifugiati) in un rapporto pubblicato in occasione della Giornata internazionale del rifugiato. «Sempre più persone stanno soffrendo – ha spiegato Antonio Guterres, il responsabile di Acnur – e purtroppo per molti di loro non vi è alcuna possibilità a loro sostegno».

Guterres ha spiegato che, nel corso del 2014, il numero degli sfollati è cresciuto a 42.500 al giorno contro i 32mila dell’anno prima. Del totale 59,5 milioni, dice il rapporto, 19,5 erano rifugiati (più della metà dei rifugiati bambini) e il resto sfollati nei loro stessi Paesi.
A contribuire maggiormente al numero complessivo di «displaced» è il conflitto in Siria che ha causato 7,6 milioni di sfollati interni e 3,9 milioni rifugiati all’estero, la maggior parte in Turchia, Libano e Giordania. Nonostante siano scesi in seconda posizione, i 2,7 milioni di rifugiati afghani nel mondo rimangono la più grande popolazione di rifugiati di lunga data di cui si occupa l’Acnur.

Negli ultimi cinque anni nel mondo sono iniziati 15 nuovi conflitti, ben 8 dei quali sono scoppiati in Africa è hanno incrementato del 17% il numero di rifugiati nel continente. Si tratta di: Costa d’Avorio, Repubblica Centrafricana, Libia, Mali, nord-est della Nigeria, Repubblica Democratica del Congo, Sud Sudan e Burundi. In tutto, l’Africa sub-sahariana ha 3,7 milioni di rifugiati e 11,4 milioni di sfollati interni. Dopo Siria e Afghanistan, sono africani i principali Paesi di origine dei rifugiati: Somalia (1,1 milioni), Sudan (670mila), Sud Sudan (509mila), la Repubblica Democratica del Congo (493mila). I nuovi sfollati del 2014 sono 4,5 milioni. Ma questo incremento complessivo del 17% esclude gli sfollati in Nigeria, perché la metodologia per la raccolta dati sullo sfollamento interno usata nel Paese è cambiata nel 2014, e quindi i dati non sarebbero stati affidabili. Per questo il rapporto non ne ha tenuto conto.

Nella classifica dei Paesi ospitanti, al primo posto è salita la Turchia (1,59 milioni di persone) seguita dal Pakistan (1,51 milioni) e dal Libano (1,15), dall’Iran, dall’Etiopia (che ormai ospita più rifugiati del Kenya che, fino al 2013, deteneva il primato in Africa) e dalla Giordania. E se guardiamo al rapporto tra rifugiati e cittadini, il primato della mano tesa va al Libano: 232 rifugiati ogni mille abitanti, quasi uno su quattro. In Europa «i migranti forzati hanno raggiunto quota 6,7 milioni contro i 4,4 del 2013»: il 51% in più.

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