Nigeria: proteste EndSars, Human Rights Watch chiede giustizia

di claudia
EndSars nigeria

Le autorità nigeriane sono state accusate da Human rights watch di non aver garantito giustizia per l’uccisione dei manifestanti del movimento EndSars durante le proteste del 2020 e ha esortato il governo di Abuja e il locale governo dello stato di Lagos ad agire per assicurare i responsabili delle violenze alla giustizia.

Centinaia di giovani sono scesi nelle strade delle principali città della Nigeria, nell’ottobre 2020, per chiedere a gran voce lo scioglimento di un’unità di polizia nota come Special Anti-Robbery Squad (Sars), organizzandosi un movimento di protesta chiamato EndSars: le forze di sicurezza nigeriane sono accusate di aver risposto con una forza eccessiva, arrestando i manifestanti in maniera arbitraria e sparando proiettili veri per disperdere le folle.

Una delle peggiori attività di repressione della Sars è avvenuta al casello di Lekki, a Lagos, quando alcuni ufficiali dell’esercito e della polizia hanno aperto il fuoco sulla folla di manifestanti.

Il governo dello Stato di Lagos ha istituito una commissione d’inchiesta che ha rilevato nel novembre dello scorso anno che le forze di sicurezza hanno sparato, ferito e ucciso manifestanti disarmati ed ha chiesto trasparenza alle forze di polizia e al governo affinché i responsabili siano processati, oltre a invocare un risarcimento per le vittime e i loro familiari. Il rapporto della commissione, sostiene Hrw, non ha avuto alcun seguito nonostante il governo dello Stato abbia promesso di agire. 

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