Nigeria: Ocha, 3.300 morti di colera su 94mila infetti nel 2021

di claudia
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L’epidemia di colera in corso in Nigeria ha provocato 3.300 morti nel Paese su un totale di 94.000 pazienti, soprattutto nello Stato occidentale del Niger, nel 2021. Lo si apprende da un comunicato diffuso dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha) secondo cui un aumento costante di casi di colera è stato segnalato in Nigeria dallo scorso giugno.

Dalla nota si apprende che il tasso di mortalità è del 3,5 per cento, un dato superiore a quello delle precedenti epidemie degli ultimi quattro anni. Secondo l’Ocha i bambini tra i 5 e i 14 anni sono i più colpiti. L’epidemia si è diffusa in 32 dei 36 Stati della Nigeria, compresa la capitale Abuja. Il nord rimane la zona più colpita con quasi il 90 per cento di tutti i casi sospetti. In particolare gli Stati di Bauchi, Kano, Zamfara e Jigwa registrano quasi il 60 per cento dei casi sospetti.

Il Centro nigeriano per il controllo delle malattie ha attivato un centro operativo di emergenza per il colera per rispondere all’emergenza dal 21 giugno. Ma la situazione di sicurezza instabile sta ostacolando l’accesso degli operatori umanitari e sanitari e la fornitura di assistenza salvavita, viene sottolineato nel comunicato.

In Niger l’epidemia di colera è ricomparsa all’inizio di agosto e ha provocato più di 156 morti su 5.400 pazienti registrati in sei regioni del Paese, compresa la capitale Niamey. Ad essere colpita anche la regione occidentale di Tillabéry, nella zona dei “tre confini” tra Niger, Burkina Faso e Mali dove, secondo l’Onu, l’epidemia sta esacerbando “le vulnerabilità preesistenti legate all’attuale conflitto e ad altri fattori aggravanti”. A Maradi, le attività dei gruppi armati non statali stanno ostacolando l’accesso degli sfollati ai servizi sanitari, sottolinea Ocha. 

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