Nigeria – Buhari: «Entreremo nell’area di libero scambio»

di Enrico Casale
corruzione in nigeria

Il presidente Muhammadu Buhari ha annunciato che la Nigeria entrerà nell’area africana di libero scambio. La zona di libero scambio è nata a fine marzo a Kigali, in Ruanda, dove i leader di 44 Paesi africani hanno siglato un accordo ufficiale per creare un mercato unico per beni e servizi, che dia la piena libertà di movimento e investimenti. Secondo le stime, l’area di libero scambio africana arriverà a includere 1,7 miliardi di persone entro il 2030, per un volume d’affari complessivo pari a 6.700 miliardi di dollari. Ad oggi, solo il 20 per cento dei commerci del Continente avviene tra stato e stato.

La Nigeria che è una delle due maggiori economie dell’Africa, si era inizialmente rifiutata di entrare in una zona di libero scambio continentale, adducendo come scusa la necessità di difendere le proprie imprese e la propria industria.

«Nel tentativo di garantire occupazione, beni e servizi nel nostro Paese, dobbiamo stare attenti a firmare accordi che potrebbero danneggiare le nostre industrie – ha detto Buhari in una conferenza stampa durante una visita al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa -. Sono un lettore lento, forse perché ero un ex-soldato. Non avevo letto abbastanza bene il testo dell’accordo. Così per lungo tempo ho tenuto il documento sul mio tavolo. Ora, dopo un’analisi più approfondita, ho capito che si tratta di una grande opportunità e presto lo firmerò».

In precedenza Ramaphosa aveva detto a Buhari che il Sudafrica aveva avuto  enormi benefici dall’accordo di libero scambio continentale. Durante la sua prima visita in Nigeria da quando è diventato presidente del Sudafrica a febbraio, Ramaphosa aveva dichiarato di cercare anche una maggiore collaborazione tra i due Paesi.

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