Mgf, i costi economici e quelli umani

di claudia

I costi sanitari delle mutilazioni genitali femminili (Mgf) dovrebbero quasi raddoppiare nei prossimi anni, fino a raggiungere i 2,1 miliardi di dollari all’anno entro il 2047, a meno che la pratica non venga completamente abolita, a livello globale. Lo rivela uno studio modellistico dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) basato su 27 paesi e pubblicato sulla rivista open access Bmj Global Health.

di Andrea Spinelli Barrile

Senza un intervento attivo, deciso e prolungato nel tempo, il numero di donne e ragazze colpite da questa pratica seguirà le tendenze di crescita della popolazione, salendo a una cifra stimata di 205,8 milioni all’anno nei paesi presi in esame, rispetto ai 119,4 milioni del 2018. Oggi, 6 febbraio, si celebra la Giornata internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali femminili, una giornata annuale designata dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 2012 per accelerare la fine di questa pratica: a livello globale, si stima che più di 200 milioni di donne e ragazze oggi siano state colpite dalla Mgf, considerate una chiara violazione dei diritti umani e una forma estrema di discriminazione di genere.

I rischi immediati per la salute includono forti emorragie, shock, dolore estremo, gonfiore genitale, infezioni, complicazioni urinarie e scarsa guarigione delle ferite. Le conseguenze a lungo termine possono includere complicazioni del sistema riproduttivo, disfunzioni sessuali e danni psicologici. L’abbandono della pratica entro il 2030 è incluso nell’obiettivo 5.3 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, concordati dall’Assemblea generale delle Nazioni unite nel 2015.

Tra i paesi africani presi in esame ci sono Benin, Burkina Faso, Repubblica Centrafricana, Costa d’Avorio, Camerun, Ciad, Gibuti, Egitto, Eritrea, Etiopia, Ghana, Guinea, Gambia, Guinea Bissau, Kenia, Mali, Mauritania, Niger, Nigeria, Sudan, Senegal, Sierra Leone, Somalia e Tanzania. Secondo lo studio, se le tendenze attuali continuano, la prevalenza delle Mgf seguirebbe la crescita demografica, aumentando sostanzialmente da 119,4 milioni di casi nel 2018 a 205,8 milioni di casi entro il 2047, in questi paesi, e dimezzare il numero di nuovi casi infantili di Mgf non ridurrebbe il numero totale di casi prevalenti nel tempo.Solo abbandonare completamente la pratica ridurrebbe il numero, a 80 milioni. 

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