Mali, nel 2022 raddoppiate le violenze contro gli operatori sanitari

di claudia

La violenza contro gli operatori sanitari in Mali è più che raddoppiata nel 2022 rispetto al 2021, ha sottolineato un nuovo rapporto realizzato dall’organizzazione non governativa svizzera Safeguarding Health in Conflict Coalition (Shcc) diffuso nei giorni scorsi, che ha identificato 46 episodi di violenza contro gli operatori sanitari o casi di ostruzione dell’assistenza sanitaria nel paese nel 2022, rispetto ai 20 registrati nel 2021.

Almeno 26 operatori sanitari in Mali sono stati rapiti in 11 incidenti mentre si recavano o tornavano dal lavoro, verso una base senza scopo di lucro o verso aree remote per fornire servizi sanitari. Secondo il rapporto, oltre il 75% dei rapimenti di operatori sanitari è avvenuto nella regione di Mopti.

Forniture e attrezzature mediche vitali sono state saccheggiate da centri sanitari e farmacie. I saccheggi sono stati frequenti nella regione di Gao, come nel 2021. Casi simili sono stati segnalati anche a Mopti, Sikasso e Tombouctou. I gruppi armati hanno rubato forniture sanitarie ai combattenti di servizio e alle comunità in aree con servizi sanitari limitati. Almeno otto ambulanze o motociclette ambulanza sono state rubate nel 2022, un numero simile a quello del 2021.

Nel 2022, un quinto dei centri sanitari nelle regioni settentrionali e centrali del Mali non funzionava, mentre i restanti quarti quinti funzionavano solo parzialmente a causa dell’insicurezza e della mancanza di personale, secondo la Commissione europea.

La violenza contro gli operatori sanitari ha portato un’organizzazione no profit internazionale a sospendere le attività pianificate, comprese le ricerche e le indagini sanitarie che identificano la prevalenza della malattia. Le difficoltà nel condurre la ricerca riducono la capacità di progettare efficaci politiche di sanità pubblica che rispondano ai bisogni della popolazione del Paese.

Complessivamente, Shcc ha documentato 1.989 attacchi e minacce contro strutture sanitarie e personale in 32 Paesi nel 2022, di cui ben 15 – Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Etiopia, Kenya, Libia, Mali, Marocco, Mozambico, Niger, Nigeria, Somalia, Sud Sudan e Sudan – nel continente africano.

Condividi

Altre letture correlate: