Libia – Haftar: l’Italia ci aiuti contro i terroristi

di Enrico Casale
Khalifa Haftar, il comandante delle truppe libiche del Governo di Tobruk

«I terroristi islamici sono una minaccia per tutta l’umanità e non combattono solo qui in Libia. Voi italiani dovete capire che i miei nemici sono anche i vostri. Combattendoli difendo anche voi italiani». Il generale Khalifa Haftar ci tiene ad iniziare l’intervista a «Il Giornale» con un messaggio all’Italia. Un messaggio al paese che considera un «partner indispensabile» per il futuro della Libia, ma anche il prossimo obbiettivo dei terroristi dello Stato Islamico presenti nella nostra ex colonia.
Per molti libici questo generale 72enne, già protagonista del golpe che nel 1969 portò al potere a Muhammar Gheddafi, è il nuovo «rais» pronto a liberare la Libia da milizie, islamisti e terroristi. Per i suoi nemici, invece, è solo un «signore della guerra» finanziato dai sostenitori del vecchio regime ed appoggiato dall’Egitto del generale Abd al-Fattah al-Sisi. Comunque sia Khalifa Haftar è un indiscusso protagonista della guerra civile che divide la Libia. Capo di stato maggiore del governo di Tobruk combatte sia contro la coalizione islamista al potere a Tripoli, sia contro le formazioni terroristiche di Ansar Sharia e dello Stato Islamico. «Per me – spiega in questa intervista esclusiva rilasciataci nel quartier generale di Marj, un’ottantina di chilometri a est di Bengasi – chiunque impiega armi e violenza per imporre un’ideologia ed usa la religione per giustificare i propri atti è un terrorista. E va combattuto». (…)

(09/05/2015 Fonte: Il Giornale)

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